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Data: 22/10/2017 22:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli di Valeria Zeppilli – Con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti numero 282 del 13 giugno 2017 il sistema di taratura e di impiego dei misuratori elettronici della velocità ha subito alcune modifiche, operative dal 1° agosto 2017, che, sebbene in generale non abbiano cambiato di molto la prassi precedente, su un particolare aspetto stanno iniziando a destare alcune perplessità, tali da mettere in discussione alcune delle più recenti multe elevate per eccesso di velocità. Autovelox: le nuove regole sulla taratura degli apparecchiIn particolare, con riferimento al campo di velocità nel quale vengono eseguiti i test di taratura periodica degli autovelox utilizzati dalle pattuglie mobili, le velocità che i veicoli utilizzati per le misurazioni di prova devono raggiungere nei passaggi richiesti (da 50 a 100) sono comprese tra i 30km/h e i 230 km/h. Sono velocità molto più elevate rispetto al passato, quando il loro raggiungimento non era tassativo e i test arrivavano più o meno a 200 km/h. Il parere richiesto al MITIl dubbio che tale prassi sia proseguita anche dopo il 1° agosto deriva da un quesito inviato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dall'Unione lombarda dei Comuni di Basiano e Masate, al quale il MIT ha risposto con il parere n. 6169 dell'11 ottobre 2017 (qui sotto allegato) ribadendo che, ai fini del rilascio del certificato periodico di corretta taratura, gli strumenti mobili per il controllo della velocità dei veicoli devono essere verificati annualmente con mezzi che raggiungono la velocità di 230 km/h. Chi ha ricevuto una multa con autovelox dal 1° agosto cosa può fare?Pertanto, chi ha ricevuto una multa per eccesso di velocità rilevato con un autovelox sottoposto a controllo periodico di taratura successivo al 31 luglio 2017, potrà decidere di verificare che effettivamente il test necessario per il certificato sia stato eseguito nel rispetto delle prescritte velocità, rivolgendosi al corpo di polizia competente. Si sottolinea, però, che tale verifica non sempre è agevole, posto che il certificato di taratura generalmente non specifica la velocità alla quale sono state effettivamente eseguite le prove. |
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