Data: 24/10/2017 06:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli - Sino a qualche giorno fa pensare di divenire avvocati della pubblica amministrazione con un compenso previsto di un solo euro sembrava assurdo; oggi, invece, si tratta di un paradosso che ha assunto una preoccupante concretezza.

In poco tempo, infatti, sia il Consiglio di Stato che due risposte a interrogazioni parlamentari hanno giustificato la scelta della PA di prevedere, in alcuni bandi comunali, il compenso di un euro per i professionisti chiamati a "servire" la pubblica amministrazione.

Il codice degli appalti non � un ostacolo

Fonte di aspre polemiche �, in particolare, la posizione espressa dal Consiglio di Stato nella sentenza n. 4614 del 3 ottobre 2017, nella quale si legge che, in sostanza, l'onerosit� del contratto di appalto pubblico richiesta dall'articolo 3), lettera ii) del codice degli appalti, pu� assumere un significato attenuato e parzialmente diverso rispetto a quello che ha nel mondo interprivato e va valutata considerando anche altri vantaggi potenzialmente derivanti dal contratto, non direttamente finanziari ma comunque economicamente apprezzabili.

Quali vantaggi?

Ma quali vantaggi possono derivare dal lavorare praticamente gratis? Immaginarli � molto difficile e di certo la risposta non pu� rinvenirsi nel prestigio che deriva dal servire la Pubblica Amministrazione.

Pensiamo alla categoria sempre pi� affossata degli avvocati: quale prestigio pu� infatti derivare a dei legali che accettano di lavorare gratis pur di lavorare? Nessuno, anzi: � molto pi� probabile che l'aver lavorato per la PA, ma a un euro, sia un elemento di discredito per lo studio legale e allontani i clienti, che non si fidano di chi sia stato "costretto" a lavorare gratis pur di lavorare.

Il dibattito sull'equo compenso

La questione si fa ancora pi� spinosa se la si contestualizza all'interno del pi� che mai attuale dibattito sull'equo compenso, per il quale gli avvocati stanno lottando con tutte le loro forze.

Si pensi alla manifestazione annunciata per il prossimo 30 novembre e con la quale i legali scenderanno nelle piazze della Capitale, o, ancora, alla petizione recentemente lanciata su change.org per l'approvazione del Ddl ad oggi in attesa del passo decisivo da parte del Governo.

Per quanto gli avvocati si sforzino di convincere le forze politiche a tornare a dare alla professione la giusta dignit�, infatti, ci sono comunque delle posizioni persistenti molto gravi che remano contro i legali ma anche contro tutti gli altri liberi professionisti.

Di certo, insomma, di questi compensi a un euro non smetteremo troppo presto di sentir parlare.

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