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Data: 03/11/2017 21:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli di Valeria Zeppilli - Con il messaggio numero 4283 del 31 ottobre 2017 (qui sotto allegato), l'Inps ha fornito delle istruzioni operative per i datori di lavoro interessati al conguaglio di importi di Assegni per il Nucleo Familiare arretrati. Istruzioni operativeIn particolare, l'Istituto ha chiarito che, a partire dalle denunce con periodo di competenza novembre 2017, i datori di lavoro potranno chiedere gli importi spettanti per ciascun dipendente, sino a 3mila euro, utilizzando il codice causale "L036" avente il significato di "Recupero assegni nucleo familiare arretrati". Tale elemento andrà valorizzato nel flusso UniEmens all'interno dell'elemento di . Per quanto riguarda, invece, le richieste di arretrati spettanti per importi ulteriori e che non possono essere sottoposti a conguaglio sulla base delle nuove disposizioni, i datori di lavoro potranno effettuarle utilizzando esclusivamente flussi di regolarizzazione con l'indicazione del codice causale "L036" e il totale dell'importo. Gli Assegni per il Nucleo FamiliareCon l'occasione, l'Inps ha anche ricordato, brevemente, le regole che disciplinano gli Assegni per il Nucleo familiare, precisando che ad essi hanno diritto i nuclei familiari dei lavoratori dipendenti iscritti alle casse previdenziali gestite dallo stesso istituto, considerando la composizione del nucleo familiare e i redditi di lavoro dipendente dichiarati relativi all'anno precedente a quello di richiesta degli ANF. La richiesta va fatta all'azienda attraverso l'apposito modello messo a disposizione dall'Inps e, chiaramente se ne sussistono i presupposti, l'assegno decorre dal mese di luglio dell'anno della richiesta al mese di giugno dell'anno successivo. La domanda può avere ad oggetto anche periodi pregressi: in tal caso possono essere pagati gli arretrati sino a massimo cinque anni prima. Leggi anche: "Assegni familiari: quando spettano e a chi" |
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