Data: 05/11/2017 17:30:00 - Autore: Redazione

di Redazione – "Ad un anno esatto dal terribile sisma che colpì il centro Italia le lancette sembrano essersi fermate e lo stato di emergenza in cui vivono decine di migliaia di cittadini è divenuta una tragica quotidianità". E' questo il messaggio emerso dal convegno "Il terremoto fra codice appalti, anticorruzione e ricostruzione. Il punto ad un anno dal sisma del 30 ottobre", organizzato sabato scorso da Unaep (Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici) ad Ascoli Piceno.

Terremoto: il convegno ad Ascoli

L'incontro ha visto la presenza delle autorità locali che hanno testimoniato le difficoltà sul tema della ricostruzione post sisma. Dall'applicazione del codice appalti ai rischi della corruzione ma soprattutto alle mille difficoltà burocratiche nell'avviare la ricostruzione delle zone devastate.

Nel suo intervento di saluto il sindaco di Ascoli, Guido Castelli, dopo i ringraziamenti di rito, ha affermato, che il terremoto "è come una prova da sforzo, sollecita in maniera rilevante tutti i gangli dello Stato e fa affiorare tutto ciò che non funziona. In questa occasione, purtroppo, è emerso uno Stato incapace di restituire il vantaggio pubblico che la gente si aspetta in questi momenti", ha sottolineato con amarezza Castelli, che ha ricordato come a 365 giorni di distanza dal terribile sisma "si continua ancora a parlare di emergenza e non di ricostruzione".

La situazione post-terremoto

La Regione Marche, solo per citare alcuni dei dati snocciolati da Castelli, con l'area del cratere più vasta, ha stimato un totale 1,1 milioni di tonnellate di macerie. Su 87 Comuni colpiti, ha spiegato il sindaco, "sono ancora 52 quelli del cratere che continuano ad avere macerie sul proprio territorio. Solo nella città di Ascoli, a un anno dal terremoto, non meno di tremila persone, su una popolazione complessiva di cinquantamila, stanno ancora aspettando di capire se la propria abitazione sia utilizzabile o meno".

A poco o nulla serviranno quindi l'1,2 miliardi di euro assegnati pochi giorni fa dal Fondo di Solidarietà europeo che pure, giurano da Bruxelles, rappresentano il più alto contributo assegnato ad uno Stato membro dell'Unione per questo tipo di emergenze. "Questi soldi impiegheranno anni di passaggi burocratici prima di arrivare concretamente nei territori e noi non possiamo più aspettare", ha chiosato Castelli.

Trentini: il ruolo dell'avvocatura pubblica

Per il presidente di Unaep, Antonella Trentini, "i danni ai territori difesi dall'avvocatura pubblica rappresentano una ferita anche per noi e per questo abbiamo scelto Ascoli come sede non solo simbolica ma concreta per testimoniare la vicinanza di Unaep ai territori colpiti dal sisma". La Trentini si è soffermata sul ruolo delicato di garanzia della legalità rappresentato dall'avvocatura pubblica. "E' fondamentale garantire l'autonomia e l'indipendenza necessaria per poter dire al proprio Ente che sta sbagliando prima di arrivare ad un giudizio", ha detto il presidente dell'Unaep. "L'amministratore lungimirante è ben contento di questa funzione di legalità, quello meno lungimirante scioglie l'Avvocatura e su questo chiediamo maggiore attenzione dal parte della Magistratura. Un danno all'avvocatura pubblica è un danno a tutta la cittadinanza", ha concluso la Trentini.


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