Data: 07/11/2017 21:20:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - Dallo scorso 11 ottobre � in corso l'esame presso le deputate Commissioni al Senato del disegno di legge destinato a disciplinare le attivit� funerarie. L'accelerazione dei tempi potrebbe portare all'approvazione entro fine legislatura del testo (qui sotto allegato) in cui sono confluite le proposte di legge in materia n. 1161, 447 e 2492 (leggi anche: Arriva la "tassa sulla morte").

Le novit� del ddl sulle attivit� funerarie

Il disegno di legge punta a stabilire i principi fondamentali in materia di disciplina delle attivit� funerarie, intese come il complesso dei servizi e delle funzioni attinenti al trattamento e alla sepoltura ovvero alla cremazione dei defunti e alla polizia mortuaria.
Oltre a definire le funzioni di Stato, regioni ed enti locali, in subiecta materia, individuando gli specifici compiti e le relative modalit� di svolgimento, il testo propone di "uniformare il trattamento dei resti mortali, delle ceneri cremate e delle ossa umane sul territorio nazionale, a garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini e a fini di tutela igienico-sanitaria".
Una particolare attenzione, inoltre, viene posta sull'armonizzazione delle attivit� autorizzatorie, di vigilanza e controllo da parte dei soggetti competenti e alla regolamentazione dell'esercizio delle attivit� funebri.
Il tutto nel rispetto della dignit� della persona e nel diritto di ogni individuo di scegliere liberamente le modalit� di sepoltura o di cremazione.

Cos'� la tassa sulla morte

Ad aver destato particolare sconcerto, tuttavia, � stata la previsione nel ddl di quella che � stata definita "tassa sulla morte", oltre che del pagamento di una sorta di affitto sulla tomba per cui il contribuente dovrebbe trovarsi a versare circa 30 euro annui (destinati al finanziamento di vigilanza e controllo da parte delle aziende locali).
In particolare, l'art. 22 ("Misure Fiscali") prevede che le spese funebri, attualmente esenti ex art. 10, primo comma, d.P.R. 633/1972, siano assoggettabili ad IVA con aliquota ridotta del 10%.
A trasmigrare nella tabella A, parte III, del citato d.P.R., sarebbero tutte le "prestazioni proprie di pompe funebri, servizi necroscopici, servizi cimiteriali e per la cremazione e di forniture di beni ad essi connessi, nonch� lavori di edilizia cimiteriale, opere lapidee cimiteriali e relativa accessoristica funebre".
La quasi totalit� degli emendamenti presentati, tuttavia, sembra orientata verso la soppressione della previsione dell'aliquota ridotta, quindi della c.d. "tassa sulla morte" o, addirittura, ad far decadere l'intero contenuto della norma.
Nel suo restante contenuto, questa stabilisce, tra l'altro, anche una detrazione IRPEF per le spese funebri, le opere lapidee cimiteriali e la relativa accessoristica funebre sostenute in dipendenza della morte di persone, per una cifra complessiva pari al 75 per cento delle spese sostenute e documentate, fino a un totale di 7.500 euro (in luogo dell'attuale importo di massimo 1.550 euro per ciascun defunto).
Inoltre, la detrazione sarebbe prevista anche per i premi (rateali o in unica soluzione), corrisposti a una societ� di assicurazioni per la previdenza funebre o cimiteriale, polizze assicurative che lo stesso d.d.l si � preoccupato di disciplinare.

Nuovi oneri per le imprese funebri ... e funerali pi� cari

Un altro punctum pruriens della proposta � rappresentato dagli oneri a cui verranno sottoposte le imprese funebri per rimanere sul mercato e non rischiare di chiudere o di essere assorbite: tale eventualit�, infatti, potrebbe far lievitare di qualche centinaio di euro i prezzi medi dei funerali.
L'attenzione � posta, in particolare, sulla dotazione umana e strumentale dell'impresa: il d.d.l prevede, tra l'altro, l'inserimento necessario nell'impresa di un direttore tecnico, che potr� coincidere anche con il titolare o legale rappresentante della stessa, e almeno un'auto funebre e tre necrofori.
Tuttavia, laddove la soglia di funerali annui dell'impresa sia compresa tra 301 e 1.000, sar� necessario che questa sia dotata di almeno 3 mezzi funebri e 6 necrofori; oltre tale soglia i mezzi funebri salgono a 4 e i necrofori a 12 unit�.
Anche su quest'ultimo punto riguardante l'organico, tuttavia, potrebbe abbattersi la falce degli emendamenti che hanno gi� prospettato diverse soluzioni, in melius e in peius, quanto alla rimodulazione del personale necessario.


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