Data: 16/11/2017 16:30:00 - Autore: Law In Action - di P. Storani
di Paolo M. Storani - La puntata n. 123 dell'antica rubrica di servizio dedicata ai quesiti ed agli sfoghi dei lettori è appannaggio di Michele Ziliani, che mi coglie mentre sono in viaggio in Piemonte per impegni professionali.
Voglio, però, imprimere alle parole del lettore la più pronta diffusione.
Gli risponderò al mio rientro nelle Marche. Ovviamente le porte girevoli di Posta e Risposta sono aperte a tutti i visitatori di Law In Action.

"Caro Avv. Storani,

non sono un esperto costituzionalista, ma ritengo che il "principio di eguaglianza" sancito dall'Art. 3 della Costituzione ponga dei vincoli inderogabili al legislatore ordinario e gli imponga che a parità di condizioni deve corrispondere un trattamento eguale

Credo che si stia rischiando di scatenare una "guerra tra poveri", con i 66enni e 65enni contro i 63enni e 64enni.

Proviamo infatti a metterci nei panni di un 66enne disoccupato da 10 anni, dopo la crisi del 2007 (e ce ne sono molti fra i richiedenti l'Ape Sociale, basta vedere la Tabella 4 del consuntivo INPS qui allegato) che fino ad oggi ha vissuto di espedienti e deve ora accontentarsi di qualche mese di pensione anticipata, mentre un 63enne disoccupato da 3 mesi ne percepirà 43 (3 anni e 7 mesi).
Se questa è equità sociale...
Alla luce della palese discriminazione tra le categorie di persone sopra indicate, non Le sembra che ci siano tutti i presupposti per richiedere che a tutti gli aventi diritto siano riconosciuti i 43 mesi di anticipo, o comunque tutto il periodo maturato anche prima del 1 Maggio 2017?
Basterebbe allungare la retroattività del provvedimento.

Si tenga presente che, anche dopo il riesame delle domande respinte, solo il 50% delle domande presentate sarà accolto, per stessa ammissione della Direttrice dell'INPS nella sua audizione in Commissione Lavoro della Camera lo scorso 19/10, e quindi oltre il 50% delle risorse stanziate è ancora disponibile.
Come saranno utilizzate queste risorse?
Sarebbe bello se quel fondo di 300 milioni in via di costituzione (di cui ha parlato il Ministro Poletti dopo l'incontro di ieri con i sindacati) provvedesse a sanare tutte le discriminazioni perpetrate dall'Ape Sociale.

Lei che ne pensa? E' possibile un ricorso alla Corte Costituzionale?
So che il ricorso non può essere esercitato da un privato cittadino, e allora in che modo?

Un caro saluto,
MZ".
Grazie, Michele, per la lettera e... a presto!

Tutte le notizie