Data: 25/11/2017 06:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

di Annamaria Villafrate - Alla tutela dei lavoratori costretti a respirare il fumo dei colleghi sui luoghi di lavoro ci pensa l'Europa.

Divieto fumo: l'impegno europeo

Il responsabile del gruppo di lavoro che ha compiuto la ricerca finanziata dalla Commissione Europea all'interno del programma "Horizon 2020" ritiene per� che c'� ancora molto da fare. In Europa infatti i Paesi non sono allineati sulla normativa antifumo sul posto di lavoro. A esempi di virt� come Gran Bretagna, Irlanda, Grecia, Cipro e Svezia si contrappongono paesi che pare non abbiano altrettanto a cuore la salute dei lavoratori.

Fumo passivo: la legislazione in Italia

In Italia le leggi per tutelare la salute dei dipendenti non mancano, peccato per� che le lacune legislative permettono ai fumatori pi� accaniti di trovare sempre il modo di farla franca. Insomma, pare proprio che i fumatori non si lascino spaventare da nulla, neppure quando la Cassazione (sentenza n. 23862/16 del 23.11.2016) si pronuncia a favore del licenziamento del dipendente che, senza curarsi della salute dei colleghi e del pericolo che crea all'azienda, si ostina a fumare, infischiandosene persino dei richiami dei superiori.

La legge n. 3/2003 che si occupa di tutelare la salute dei non fumatori sui luoghi di lavoro e nei luoghi pubblici ha previsto l'estensione del divieto di fumo a tutti gli ambienti chiusi, pubblici e privati, compresi studi professionali, uffici, ristoranti, bar ed esercizi commerciali. Insomma si pu� fumare solo all'interno della propria abitazione e in locali destinati esclusivamente ai fumatori.

Il decreto legislativo n. 6/2016, che ha recepito la direttiva 2014/40/UE invece � andata oltre, regolamentando, tra l'altro, ogni aspetto (produzione, ingredienti, confezione, pubblicit�, commercio) delle sempre pi� diffuse sigarette elettroniche. Tra le disposizioni del decreto di maggiore interesse per la tutela del lavoratore c'� per� quella che pone il divieto di fumo nelle pertinenze esterne degli ospedali e degli Istituti di ricovero e cura di carattere scientifico. Insomma non � pi� possibile fumare sui balconi e nelle aree esterne dei reparti e questo a tutela della salute dei malati e del personale ospedaliero che non pratica questa abitudine cos� dannosa.

Il decreto del 2016 infine vieta il fumo all'interno di automobili in cui siano presenti bambini e donne in stato di gravidanza. Tra i progetti futuri del Ministero della Salute c'� quello di dare attuazione al Piano Nazionale della Prevenzione 2014- 2018, che si pone l'obiettivo di ridurre i fumatori del dieci per cento e di rafforzare la tutela dei non fumatori dall'esposizione al fumo passivo, soprattutto nei luoghi di lavoro.


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