Data: 27/11/2017 15:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax - Sulle pensioni arriva l'ok al pacchetto del governo da parte della commissione Bilancio del Senato. Le modifiche alla manovra riguardano lo stop all'aumento automatico dell'età pensionabile per 14.600 lavoratori impegnati in attività gravose. Dalla votazione si sono astenuti Mdp e M5S. Si tratta dell'accordo che ha trovato conferme sindacali nella Cisl e Uil, e la bocciatura della Cgil, pronta a scendere in piazza per protestare.

Pensioni e ape social

Le modifiche riguardano le aziende private per consentire di mandare i dipendenti in pensione pagando loro un anticipo fino a 7 anni. Al momento, per legge, grazie ad accordi sindacali a livello aziendale, le imprese con oltre 15 dipendenti possono incentivare l'uscita dei lavoratori più anziani dando in cambio una prestazione pari al trattamento pensionistico con un periodo massimo di prepensionamento di 4 anni. Attualmente per il triennio 2018-2021 sarà fino a 7 anni.

Nel passaggio del disegno di legge di bilancio a Montecitorio, per l'ape social è prevista una modifica per allargare il bacino di utenti alle quattro nuove mansioni faticose esentate dalla cosiddetta "quota 67" (ossia braccianti, marittimi, pescatori e siderurgici in aggiunta alle 11 iniziali) e per rafforzare il bonus contributivo per facilitare l'accesso all'anticipo pensionistico delle donne. Non è escluso che, alla Camera, la proroga dell'Ape social potrebbe riguardare tutto il 2019 e possa essere reinserita l'opzione donna anche se rimane il problema delle esigue risorse a disposizione.

Fermo restando che muterà il meccanismo di adeguamento alla speranza di vita: dal 2021 sarà calcolato sulla media biennale e non più triennale e terrà conto anche dei picchi verso il basso e non solo verso l'alto, in quest'ultimo caso con un tetto di tre mesi.

L'ultima novità del passaggio in commissione bilancio è la detassazione della previdenza integrativa per i dipendenti pubblici come già stabilito per i privati in modo da raddoppiare le adesioni degli statali a forme complementari. Nasceranno due Commissioni tecnico-scientifiche: rispettivamente per la misurazione della speranza di vita e sulla separazione della previdenza dall'assistenza.


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