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Data: 14/11/2005 - Autore: Cristina Matricardi La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. n. 26079/2005) ha stabilito che non commette reato che proferisce frasi minacciose durante una lite condominiale. I Giudici del Palazzaccio hanno precisato che in tali casi, lo sfogo del condomino non integra gli estremi del reato di minaccia se, considerato anche il contesto nelle quali vengono espresse, non vi è la prova sufficiente in ordine alla portata minacciosa della frase pronunciata.
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