Data: 15/12/2017 09:30:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � Per gli avvocati sono in arrivo compensi certi anche per i procedimenti di negoziazione assistita e di mediazione che, oggi, non sono espressamente contemplati dai parametri forensi e che, quindi, si assestano quasi sempre su valori troppo bassi.

Il Ministro della giustizia ha infatti firmato e trasmesso al Consiglio di Stato un decreto con il quale ha stabilito una nuova determinazione dei parametri professionali, a modifica del dm n. 55/2014 attualmente vigente, prevedendo anche l'introduzione di un'apposita tabella per le procedure conciliative.

I compensi per le tre fasi

In particolare, il procedimento di mediazione e la procedura di negoziazione assistita vengono suddivisi in tre fasi, per ognuna delle quali � previsto un apposito compenso: la fase della attivazione, la fase di negoziazione e la fase di conciliazione.

Nel dettaglio, per la fase dell'attivazione il compenso � pari a:

  • 60 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 0,01 euro e 1.100,00 euro,
  • 270 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 1.100,01 euro e 5.200,00 euro,
  • 420 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 5.200,01 euro e 26.000,00 euro,
  • 510 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 26.000,01 euro e 52.000,00 euro,
  • 960 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 52.000,01 euro e 260.000,00 euro,
  • 1.305 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 260.000,01 euro e 520.000,00 euro.

Per la fase di negoziazione il compenso � pari a:

  • 120 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 0,01 euro e 1.100,00 euro,
  • 540 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 1.100,01 euro e 5.200,00 euro,
  • 840 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 5.200,01 euro e 26.000,00 euro,
  • 1.020 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 26.000,01 euro e 52.000,00 euro,
  • 1.920 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 52.000,01 euro e 260.000,00 euro,
  • 2.610 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 260.000,01 euro e 520.000,00 euro,

Per la conciliazione, infine, il compenso � pari a:

  • 180 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 0,01 euro e 1.100,00 euro,
  • 810 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 1.100,01 euro e 5.200,00 euro,
  • 1.260 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 5.200,01 euro e 26.000,00 euro,
  • 1.530 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 26.000,01 euro e 52.000,00 euro,
  • 2.880 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 52.000,01 euro e 260.000,00 euro,
  • 3.915 euro - per lo scaglione di valore compreso tra 260.000,01 euro e 520.000,00 euro,

Altre novit� in arrivo

Tra le altre novit� in arrivo, si segnalano l'apposizione di limiti alla discrezionalit� dei giudici nella liquidazione dei compensi degli avvocati, con la possibilit� di diminuire i valori medi delle tabelle al massimo del 50% e del 70% per l'attivit� istruttoria, e l'aumento del compenso unico in caso di assistenza a pi� soggetti, che dovrebbe divenire pari al 30% per ogni soggetto oltre il primo, fino a dieci, e pari al 10% per ogni soggetto oltre i primi dieci, sino a massimo trenta.

Il decreto si occupa, poi, della riduzione del compenso liquidabile per l'assistenza di un solo soggetto nel caso in cui, ferma l'identit� di posizione processuale dei vari assistiti, la prestazione professionale nei loro confronti non comporti l'esame di questioni di diritto e di fatto specifiche e distinte, fissandola in massimo il 30%.

Infine, per la fase introduttiva del giudizio dinanzi al TAR o al Consiglio di Stato viene fissato un aumento di regola sino al 50% se sono proposti motivi aggiunti.

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