Data: 27/07/2020 15:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

Caregiver: chi �

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Il caregiver pu� essere definito genericamente come l'assistente familiare volontario che, quotidianamente e gratuitamente, assiste un parente non autosufficiente. Questa figura presta assistenza in modalit�:

  • diretta: attraverso le cure primarie che l'invalido non riuscirebbe a compiere da solo (lavare, stirare, vestire, medicare, pulire casa, preparare i pasti);
  • indiretta: sbrigando le questioni amministrative che dovrebbe compiere l'assistito o sorvegliandolo in modo attivo (ossia intervenendo in caso di pericolo) o passivo (ossia controllando il familiare allettato).
Sulla base di recenti dati Istat, in Italia i caregivers sarebbero circa 8,5 milioni, ovverosia il 14,9% della popolazione. Il 60% di essi � disoccupato.

Cosa fa il caregiver

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Pi� nel dettaglio, le principali (ma non uniche) attivit� svolte dal caregiver sono:
  • l'acquisto dei medicinali per l'assistito e la loro somministrazione,
  • la prenotazione di visite mediche e terapie e l'accompagnamento dell'assistito alle stesse,
  • la cura dell'igiene personale e della vestizione dell'assistito,
  • la preparazione e, in molti casi, la somministrazione dei pasti,
  • la gestione di tutti gli aspetti amministrativi e di gestione del patrimonio.

Caregiver: la legge

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Ad oggi, nonostante le numerose proposte che sono state presentate (specie negli ultimi anni), in Italia non esiste una legge specifica a tutela dei caregiver. Di conseguenza, a tale figura spettano solo le tutele previste dalla legge n. 104/1992 e dal decreto legislativo n. 151/2001.

La legge 104

Tra di esse spiccano quelle della legge 104 e, in particolare, i tre giorni mensili di permesso retribuito dal lavoro e la possibilit� di beneficiare di un congedo straordinario retribuito della durata massima di due anni riconosciuti nei casi in cui l'assistito si trovi in una condizione di disabilit� grave.

Leggi Legge 104: il vademecum

Domanda caregiver

In assenza di una disciplina specifica che regolamenti tale categoria, non � necessario presentare alcuna domanda per poter essere riconosciuti caregiver, dato che a tale condizione, di per s�, il nostro ordinamento non riconosce specifiche tutele.

Potranno per� essere presentate le domande di volta in volta necessarie per poter godere dei benefici previsti in generale dalle norme che tutelano la disabilit�. Ad esempio, per utilizzare i permessi di cui alla legge 104 in primo luogo si deve fare domanda all'Inps per il riconoscimento della condizione di disabilit� grave dell'assistito e, solo successivamente, si potr� fare domanda, all'Inps e al datore di lavoro, di godimento dei permessi e degli altri benefici.

Caregiver 2020

Nel 2020 si � tornati a parlare di una legge sui caregiver, che tuttavia, come detto, non si � ancora concretizzata.

Di caregiver si � parlato anche con riferimento al bonus da 600 euro riconosciuto a certe categorie di lavoratori autonomi per compensare le perdite subite a seguito dell'emergenza coronavirus. Ai caregiver, per�, tale bonus alla fine non � stato corrisposto.

Caregiver familiare: il fondo

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Nonostante il fallimento delle molteplici proposte di legge atte a regolamentare la figura del caregiver, il legislatore italiano ha comunque previsto un'importante misura a sostegno della stessa con la legge di bilancio 2018.

In particolare � stato istituito, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un apposito Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020.

Pi� nello specifico, tale fondo � destinato "alla copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell'attivit� di cura non professionale del caregiver familiare".

Il testo della legge di bilancio 2018 si preoccupa anche di definire il caregiver, descrivendolo come "la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell'altra parte dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto ai sensi della legge 20 maggio 2016, n. 76, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero, nei soli casi indicati dall'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermit� o disabilit�, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di s�, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennit� di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980, n. 18".

Caregiver familiare: chi ha diritto agli aiuti

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Dalla lettura del testo emerge che i soggetti che possono beneficiare delle misure attuate attingendo dal Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare sono:

  • il coniuge;
  • la parte dell'unione civile tra persone dello stesso sesso;
  • il convivente di fatto ai sensi della legge n. 76 del 20 maggio 2016;
  • il familiare o affine entro il secondo grado;
  • il familiare entro il terzo grado che, nei soli casi indicati dall'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, a causa di malattia, infermit� o disabilit�, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di s�; sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennit� di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980, n. 18."

Caregiver familiare in Europa

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L'assenza di una legislazione ad hoc per i caregivers lascia ancora oggi l'Italia indietro rispetto a diversi altri paesi UE.

In Europa infatti sono molti gli Stati che tutelano esplicitamente da tempo chi assiste i propri cari. Citiamo, ad esempio:

  • Spagna
  • Francia
  • Gran Bretagna
  • Romania
  • Polonia
  • Grecia
Leggi anche Il caregiver familiare


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