Data: 01/01/2018 17:30:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - Più tutele per le mamme avvocato. La manovra di bilancio ha introdotto il legittimo impedimento per legge per le legali in maternità attraverso la modifica degli artt. 81 delle disposizioni attuative del codice di procedura civile e dell'art. 420-ter del codice di procedura penale.

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Legittimo impedimento per legali in maternità

La misura che ricalca sostanzialmente il disegno di legge presentato nei mesi scorsi e rimasto impantanato in commissione alla Camera, ha un impatto abbastanza rilevante, atteso che la metà degli iscritti all'albo forense è donna.

La novità, giunta con emendamento alla manovra a prima firma Nunzia di Girolamo (FI) e sostenuto da Anna Rossomando (Pd), approvato con consenso trasversale, prevede, in sostanza, che il difensore che comunichi prontamente lo stato di gravidanza sia legittimamente impedito a comparire nei 2 mesi che precedono il parto e nei 3 mesi successivi, salvo che da ciò non derivi grave pregiudizio alle parti in causa.

Il nuovo art. 81 delle disposizioni attuative del codice di rito

Nello specifico, le nuove norme modificano l'art. 81 delle disposizioni attuative del codice di procedura civile, aggiungendovi un nuovo comma, in base al quale "quando il difensore documenta il proprio stato di gravidanza, il giudice, ai fini della fissazione del calendario del processo ovvero della proroga dei termini in esso previsti, tiene conto del periodo compreso tra i due mesi precedenti la data presunta del parto e i tre mesi successivi".

Le stesse regole si applicano anche nei casi di adozione nazionale e internazionale nonché di affidamento del minore.

Dall'applicazione di tali disposizioni, tuttavia, si precisa, "non può derivare grave pregiudizio alle parti nelle cause per le quali è richiesta un'urgente trattazione".

Il nuovo art. 420-ter del codice di procedura penale

Analogamente, la legge d bilancio modifica l'art. 420-ter del codice di procedura penale, aggiungendo il seguente comma, "agli effetti di cui al comma 5 il difensore che abbia comunicato prontamente lo stato di gravidanza si ritiene legittimamente impedito a comparire nei due mesi precedenti la data presunta del parto e nei tre mesi successivi ad esso".


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