Data: 05/01/2018 14:00:00 - Autore: Redazione

di Redazione � Sulla scia delle incessanti polemiche sugli shopper bio a pagamento, � stata emanata ieri apposita circolare da parte del ministero dell'ambiente, recante "chiarimenti interpretativi su nuove disposizioni in materia di produzione e commercializzazione degli shopper" (sotto allegata).

Il provvedimento mira a rispondere ai quesiti pervenuti sull'interpretazione delle disposizioni introdotte dall'art. 9-bis del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91 (cosiddetto Dl Mezzogiorno), come convertito dalla legge n. 123/2017, in attuazione degli obblighi contenuti nella direttiva Ue 720.

Sacchetti frutta e verdura a pagamento: i chiarimenti

La circolare ripercorre le disposizioni fissate dalla direttiva, definisce le buste di plastica commercializzabili e l'obbligo di pagamento di tutte le borse di plastica ammesse al commercio.

Sul punto, del riutilizzo, "ancorch� qualunque pratica volta a ridurre l'utilizzo di nuove borse di plastica risulti indubbiamente virtuosa sotto il profilo degli impatti ambientali" la circolare cede "la competenza a valutarne la legittimit� e la conformit� alle normative igienico-alimentari" al Ministero della Salute.

In ogni caso, il dicastero dell'ambiente, si dichiara favorevole all'uso di "sacchetti di plastica monouso, gi� in possesso della clientela, che per� rispondano ai criteri previsti dalla normativa sui materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti".

Nello specifico, tali sacchetti dovranno risultare nuovi ("non utilizzati in precedenza") e rispondenti a criteri igienici che "gli esercizi commerciali potranno definire in apposita segnaletica e verificare, stante la responsabilit� di garantire l'igiene e la sicurezza delle

attrezzature presenti nell'esercizio e degli alimenti venduti alla clientela".

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