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Data: 08/01/2018 09:00:00 - Autore: Lucia Izzo di Lucia Izzo - Il nuovo anno fiscale porta con sé diverse novità, molte delle quali introdotte o modificate dalla legge di bilancio entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2018. Un diverso calendario fiscale con più tempo per la dichiarazione dei redditi, fatture elettroniche obbligatorie anche per i privati, molti sgravi contributivi correlati agli interventi riguardanti la casa, i lavoratori e le famiglie. Eccone alcuni tra i più rilevanti. Nuovo calendario fiscale 2018La manovra di bilancio ha provveduto a riscrivere il calendario fiscale: il termine per la presentazione della dichiarazione precompilata slitterà così al 23 luglio, mentre la dichiarazione dei redditi passa al 31 ottobre insieme a IRAP e 770. Sarà, invece, spostata al 30 settembre la data ultima per comunicare i dati delle fatture emesse e ricevute (c.d. spesometro) riguardanti il secondo trimestre (il primo se si è scelta la periodicità semestrale). Dal 2019 e-fattura per tuttiA partire dal 2019, l'obbligatorietà della disciplina della fatturazione elettronica sarà estesa anche alle operazioni eseguite B2B, ovverosia tra soggetti privati residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato. La manovra di bilancio, infatti, ha razionalizzato il graduale passaggio dal cartaceo al digitale che si svolgerà in due step temporali. Ben presto, con l'evidente obiettivo di contrastare l'evasione fiscale, non saranno più i soli fornitori della P.A. obbligati a inviare fatture in formato elettronico (per approfondimenti: La fattura elettronica nella PA e per i privati - guida legale con normativa di riferimento). Una prima fase, a decorrere già dal 1° luglio 2018, coinvolgerà la filiera dei carburanti: sarà obbligatoria, pertanto, la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei pagamenti riguardanti le cessioni di benzina o di gasolio destinati a essere utilizzati come carburanti per motori. Un provvedimento dell'Agenzia delle Entrate definirà le informazioni da trasmettere, le regole tecniche e i termini per la trasmissione telematica e le modalità con cui garantire la sicurezza e l'inalterabilità dei dati, definendo, eventualmente, anche modalità e termini graduali per l'adempimento dell'obbligo. Invece, la seconda fase, a partire dal 1° gennaio 2019, coinvolgerà i settori che effettuano operazioni B2B obbligando alla fatturazione elettronica sempre utilizzando il già noto Sistema di Interscambio (Sdi) Studi di settore: nuovi ISA rinviati di un annoL'addio agli studi di settore, invece, sarà rinviato di un anno, pertanto, la decorrenza della disciplina degli indici sintetici di affidabilità fiscale viene posticipata al 2018 (leggi anche: Isa: pronti i primi modelli sul sito dell'Agenzia delle Entrate). Per il 2017 continueranno ad essere adottati gli studi di settore. Invece, si applicherà a partire dal 1° gennaio 2018 la disciplina dell'imposta sul reddito d'impresa (Iri), introdotta dalla legge di bilancio 2017. Cedolare secca prorogataLa manovra di bilancio, inoltre, ha provveduto a prorogare per altri due anni, quindi sia per il 2018 che per il 2019, la c.d. cedolare secca con aliquota al 10% per i contratti a canone concordato (leggi: Affitti: cedolare secca al 10% per il 2017). Super e iper ammortamento impreseProrogata anche per il 2018 la disciplina del c.d. super e iper ammortamento: si tratta di quelle agevolazioni che consentono di maggiorare delle quote di ammortamento (i canoni di leasing deducibili) in caso di investimenti in beni strumentali nuovi, beni materiali e immateriali destinati alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. Esclusi, invece, i mezzi di trasporto previsti dall'art. 164, comma 1, TUIR (autovetture, autocaravan, ciclomotori e motocicli). Il super ammortamento spetterà anche per gli investimenti realizzati fino al 30 giugno 2019, purchè, entro il 31 dicembre 2018, l'ordine sia accettato dal venditore e sia stato versato un acconto pari ad almeno il 20% del prezzo complessivo. L'iper ammortamento, invece, beneficerà di sei mesi aggiuntivi e sarà fruibile anche per gli investimenti realizzati fino al 31 dicembre 2019, nel rispetto delle condizioni summenzionate. Ancora, la manovra ha modificato le tipologie di beni immateriali strumentali a cui si applica tale agevolazione, includendovi alcuni sistemi di gestione per l'e-commerce e specifici software e servizi digitali. Split payment ampliato dal 2018A partire dal 2018, inoltre, la manovra prevede che il meccanismo della scissione dei pagamenti sia applicato anche agli enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, comprese le aziende speciali e le aziende pubbliche di servizi alla persona, nonché alle fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche per una percentuale complessiva del fondo di dotazione non inferiore al 70 per cento. Spettacoli teatrali: IVA al 10%L'aliquota IVA ridotta al 10% prevista per gli spettacoli teatrali di qualsiasi tipo, le attività circensi e lo spettacolo viaggiante, gli spettacoli di burattini, marionette e maschere, ovunque tenuti, sarà estesa e applicata anche laddove le relative prestazioni siano rese da intermediari. Trasporti pubblici: detrazioni IRPEF al 19%Inoltre, dal prossimo anno sarà applicata un'agevolazione per incentivare l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico da parte dei lavoratori subordinati. La manovra di Bilancio, consentirà una detrazione IRPEF del 19%, fino a un massimo di 250 euro, per le spese sostenute per l'acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, anche se affrontate per conto dei familiari fiscalmente a carico. Inoltre, non concorreranno a formare reddito di lavoro le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro, alla generalità o a categorie di dipendenti (volontariamente o in conformità a disposizioni di contratto, di accordo o di regolamento aziendal), per l'acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale del dipendente e dei suoi familiari Web tax al 3%La manovra di bilancio ha confermato la c.d. web-tax, ovverosia la nuova imposta sulle transazioni digitali relative a prestazioni di servizi effettuate tramite mezzi elettronici rese nei confronti di soggetti residenti in Italia (esclusi gli aderenti al sistema forfettario e chi ha adottato il regime fiscale di vantaggio), nonché delle stabili organizzazioni di soggetti non residenti situate nel medesimo territorio. All'uopo, si considerano servizi prestati tramite mezzi elettronici quelli forniti attraverso internet o una rete elettronica e la cui natura rende la prestazione essenzialmente automatizzata, corredata di un intervento umano minimo e impossibile da garantire in assenza della tecnologia dell'informazione L'aliquota della nuova imposta sarà fissata al 3% sul valore della singola transazione, non riguarderà l'e-commerce, ed entrerà in vigore dal 2019. Leggi anche: |
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