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Data: 01/12/2005 - Autore: Cristina Matricardi Il Garante per la protezione dei dati personali (Provvedimento del 14.11.2005) ha reso noto di aver espresso un suo giudizio al Ministero della giustizia in ordine a una sua richiesta relativa a una verifica preliminare su un progetto tecnico volto ad innalzare il livello di protezione dei dati sensibili e giudiziari attraverso accessi più sicuri ai sistemi informatici. Il Garante, nel provvedimento, ha stabilito che il Ministero della Giustizia, per potenziare la sicurezza dei suoi sistemi informatici e degli accessi a luoghi ad alta criticità (es. sale C.e.d.) o a banche dati particolarmente riservate (casellario giudiziale, registri generali dei procedimenti penali e civili, basi dati investigative), potrà utilizzare anche dati biometrci, come le impronte digitali, ma dovrà adottare le necessarie cautele. Tra le cautele previste dal Garante evidenziamo che le impronte digitali non potranno essere conservate in una banca dati, né potranno essere usate per controllare le presenze dei lavoratori o regolare altri tipi di accessi non compresi tra quelli sensibili. Il progetto, che interessa gli uffici giudiziari delle regioni meridionali, prevede l'impiego di una carta dotata di un microprocessore, denominata Carta multiservizi giustizia (Cmg), nella quale vengono registrati dati anagrafici e "template" delle impronte digitali (rappresentazioni sintetiche numeriche delle caratteristiche dell'impronta) . Alla Carta è associato l'uso di lettori biometrici che attraverso il riconoscimento dell'impronta rendono ancora più sicura l'autenticazione del lavoratore. I dati raccolti per la realizzazione della Cmg, non potranno essere usati per fini diversi (ad es., controllo delle presenze, accessi diversi da quelli ad alta criticità) e andranno conservati solo per il tempo strettamente necessario. Le informazioni relative al dipendente non più abilitato all'accesso dovranno essere immediatamente cancellate. L'Autorità Garante, vista la particolare natura delle informazioni personali impiegate, ha prescritto al Ministero misure e accorgimenti cui attenersi per assicurare un elevato livello di sicurezza dei dati e il rispetto della riservatezza e della dignità delle persone. In questo senso, una particolare attenzione andrà posta nel regolare i rapporti tra Ministero, l'Istituto poligrafico dello Stato (che fornirà le carte) ed eventuali altri soggetti esterni. |
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