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Data: 21/01/2018 17:40:00 - Autore: Lucia Izzo di Lucia Izzo – Addio alla tradizionale scheda carburante da luglio 2018. È una delle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2018 (l. n. 205/2017) nell'ambito delle modifiche della disciplina dei rifornimenti di carburante per imprese e professionisti.
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Oltre all'obbligo della fattura elettronica per tutti i rifornimenti di carburante per imprese e partite Iva (leggi: Carburanti: da luglio obbligo di fattura elettronica per imprese e professionisti), a partire dal 1° luglio 2018, la legge di bilancio stabilisce espressamente l'abbandono della documentazione, la cosiddetta scheda carburante, usata sinora da imprese e professionisti per attestare gli acquisti effettuati presso i distributori potendo detrarre fiscalmente i costi dal reddito. Stop scheda carburante: dal 2018 solo pagamenti elettroniciI commi 922 e 923 della legge di Bilancio spingono all'uso della moneta elettronica, sia a fini di tracciabilità delle operazioni che per ottenere la deducibilità delle spese per carburante per autotrazione. In sostanza, per ottenere la deducibilità del costo e la detraibilità dell'IVA, sarà necessario provare l'avvenuta effettuazione dell'operazione mediante pagamento con carte di credito, carte di debito (bancomat) o carte prepagate. La legge, inoltre, stabilisce espressamente l'abbandono della disciplina della c.d. scheda carburante, abrogando l'art. 2 della legge 21 febbraio 1977, n. 31. Si potrà dire addio, dunque, al documento con cui, fino ad oggi, imprese e professionisti attestavano gli acquisti di carburante per autotrazione effettuati presso i distributori stradali, a fini di detrazione Iva e deduzione fiscale.
Carburanti: chi usa il contante non potrà "scaricare"Le spese di rifornimento potranno comunque essere saldate in contanti, ma sarà esclusa in tal caso la possibilità di dedurre l'IVA sul costo di benzina e gasolio da autotrazione. Pertanto, dal 1° luglio 2018, solo il pagamento tramite strumenti elettronici e documentato con la fattura elettronica emessa dal benzinaio, consentirà al titolare IVA di contabilizzare fiscalmente le spese carburante e dedurle dal proprio reddito.
Carburanti: i dubbi sulla riformaNonostante lo spirito della riforma sia quello di contrastare le fruizioni indebite di deduzioni e detrazioni, nonché l'evasione dell'IVA, appare evidente come la disciplina potrà comportare non poche criticità: si pensi, ad esempio, all'onere del benzinaio di dover, anche per una sola operazione, ogni volta emettere fatture elettroniche al cliente dotato di partita IVA (ad esempio chi viaggia su auto aziendali o per lavoro). Si attendono, pertanto, ulteriori indicazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate e del MEF che facciano chiarezza per tempo sull'applicazione e sulle modalità operative delle nuove disposizioni.
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