Data: 22/01/2018 09:00:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - L'esodo anticipato dei lavoratori anziani, noto anche come "isopensione", � una misura di "accompagnamento" al pensionamento introdotta e disciplinata dalla riforma Fornero nel 2012. Questo scivolo pensionistico, utilizzato dalle imprese in caso di eccedenza del personale, ha sub�to recentemente delle modifiche ad opera della legge di Bilancio 2018 ed � stato portato fino a sette anni.

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Isopensione: di cosa si tratta?

L'isopensione, anche nota come assegno di esodo, pu� essere utilizzato solo dalle imprese che occupano mediamente oltre 15 dipendenti, al fine di gestire le situazioni di eccedenza ed esuberi del personale, facilitando il pensionamento dei lavoratori gi� prossimi alla pensione.

Aziende destinatarie, infatti, saranno quelle coinvolte in piani di ristrutturazione aziendale all'esito di un apposito accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative in azienda; tale accordo, inoltre, dovr� passare al vaglio dell'Inps che potr� validarlo una volta verificato il rispetto delle condizioni, quali, tra l'altro, la consistenza organica dell'azienda.

Isopensione: come funziona e quanto dura?

I lavoratori, individuati dall'accordo stipulato dall'azienda, potranno decidere di anticipare l'et� pensionabile fino a un massimo di quattro anni. Proprio su questo punto � intervenuta la manovra di bilancio modificando il periodo di cui all'articolo 4, comma 2, della legge 28 giugno 2012, n. 92: come risultato delle modifiche legislative, si � stabilito che per il triennio 2018-2020 la durata massima dell'isopensione potr� essere estesa fino a 7 anni.
Nel rispetto dell'accordo stipulato, l'azienda esodante si impegner� a corrispondere al lavoratore, per tutto il periodo di esodo e fino al massimale di anni come sopra precisato, un assegno di c.d. isopensione avente importo corrispondente a quello del trattamento pensionistico (sia di vecchiaia che anticipato) maturato nel rispetto delle regole vigenti, fino al momento in cui non si saranno definitivamente perfezionati i requisiti per andare in pensione.
Nel periodo utile per raggiungere il diritto all'assegno pensionistico definitivo, l'azienda provveder� altres� al versamento della contribuzione figurativa correlata all'assegno di esodo: sull'importo di quest'ultimo, tuttavia, non verr� attribuita la perequazione automatica, non spetteranno i trattamenti per il nucleo familiare (ANF) e si applicher� l'Irpef. Sar� comunque erogata la tredicesima mensilit�, ma non saranno effettuate sull'importo trattenute per il pagamento di oneri come riscatti e ricongiunzioni.
L'assegno verr� solo materialmente erogato dall'INPS al dipendente, ma alle spalle vi sar� il versamento della provvista all'Istituto da parte dell'azienda che, tra l'altro, sar� tenuta a garantirla con fideiussione bancaria.

Isopensione: uscita dal lavoro fino a 7 anni prima

Poich� gli oneri di tale procedura saranno integralmente a carico dell'impresa, e non delle casse statali, appare evidente come questa venga utilizzata da aziende aventi una particolare consistenza e dimensione economica.
Infatti, la modifica introdotta dalla legge 205/2017, che ha esteso il periodo in cui sar� possibile fruire dell'assegno di esodo (da 4 anni a 7 anni per il triennio 2018-2020), ha un preciso scopo evidenziato dalla legge stessa.
In particolare, si punta a fornire misure rafforzate per affrontare gli impatti occupazionali derivanti dalla transizione dal vecchio al nuovo assetto del tessuto produttivo senza che ci� comporti nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e aggravi sull'attuale sistema previdenziale.
In tal modo, lo scivolo di quattro anni rispetto all'et� per la pensione di vecchiaia (dal 2018 fissata in 66 anni e 7 mesi per uomini e donne) o per quella anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne) potr� essere portato fino a sette anni, previo consenso dell'impresa esodante.
La novit� andr� ad aggiungersi alla possibilit� di attivare il c.d. anticipo pensionistico (Ape) aziendale che dovrebbe decollare dal prossimo anno: quest'ultimo, che si rivela maggiormente "conveniente" e con costi ridotti rispetto all'isopensione, assume, tuttavia, un perimetro pi� ristretto essendo appannaggio dei lavoratori che abbiano compiuto 63 anni e ai quali manchino non oltre tre anni e sette mesi per l'accesso alla pensione.

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