Data: 29/01/2018 06:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria � Gli eredi del cliente dell'avvocato sono tenuti a pagare la parcella legale solo per la parte inerente alle attivit� svolte prima del decesso: dopo la morte del de cuius, infatti, il debito non pu� pi� essere qualificato come debito ereditario e il suo pagamento non pu� essere chiesto agli eredi solo in quanto tali. Almeno a detta della Corte di cassazione, che ha affrontato l'argomento con la sentenza numero 1749/2018 del 24 gennaio (qui sotto allegata).

Nuovo mandato

Se, poi, gli eredi decidono di conferire al legale il mandato a proseguire la causa, ci si trova di fronte a un nuovo mandato professionale, dal quale quindi non pu� scaturire alcun debito ereditario.

Della parcella per le attivit� maturate successivamente al decesso del de cuius, pertanto, l'erede risponde solo se e nei limiti in cui abbia conferito il nuovo mandato professionale, da solo o insieme agli altri eredi.

La vicenda

Nel caso di specie, l'avvocato dovr� quindi accontentarsi di ricevere il pagamento della parcella decurtata tenendo conto delle sole attivit� precedenti al decesso del cliente.

L'erede convenuto in giudizio, infatti, non ha mai ammesso di aver conferito un mandato in proprio al legale n� quest'ultimo ha mai sostenuto di aver ricevuto tale nuovo incarico.

Dinanzi a questa situazione di fatto, pretendere il pagamento dei compensi maturati successivamente al decesso dell'assistito, per i giudici, sarebbe quindi "una impropria trasposizione di piani diretta ad estendere la responsabilit� dell'erede convenuto oltre il debito ereditario a prescindere dalla prova che questi da solo o con gli altri eredi avesse conferito un nuovo incarico".


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