Data: 01/02/2018 09:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � La doppia vita sessuale del marito non basta per l'addebito della separazione, se il comportamento trasgressivo dell'uomo non � alla base della frattura del legame coniugale. Ed � cos� che il Tribunale di Larino, con la sentenza numero 398/2017 qui sotto allegata, ha respinto la domanda di addebito presentata da una moglie dopo aver scoperto file hard e compromettenti sul personal computer del marito.

Rapporto di causalit�

Nonostante la scoperta sconvolgente fatta dalla donna, per il Tribunale non pu� non tenersi conto del fatto che il consolidato orientamento della Corte di cassazione impone al giudice di merito di accertare se il comportamento oggettivamente trasgressivo di uno o di entrambi i coniugi debba essere considerato come la causa della rottura del rapporto coniugale e, quindi, se tale comportamento si ponga in rapporto di causalit� con il verificarsi dell'intollerabilit� dell'ulteriore convivenza.

Infatti, non pu� essere decretato l'addebito in capo a chi abbia posto in essere una violazione dei doveri gravanti sui coniugi in forza dell'articolo 143 del codice civile dopo che la crisi del vincolo coniugale era gi� maturata o per effetto della stessa.

L'indagine sull'intollerabilit� della convivenza

A tale proposito, per i giudici, non si pu� dimenticare che l'indagine sull'intollerabilit� della convivenza non pu� concentrarsi sulla condotta di uno solo dei coniugi, prescindendo dal raffronto con la condotta dell'altro. Infatti la verifica della crisi matrimoniale necessita imprescindibilmente della comparazione tra i comportamenti tenuti dalla moglie e quelli tenuti dal marito, sulla base di una valutazione globale dei rapporti tra i due e del loro reciproco interferire.



Tutte le notizie