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Data: 02/02/2018 12:00:00 - Autore: Giovanna MolteniChe cosa si intende per Gestione Separata?Introdotta con la Legge 335 del 1995 al fine di assicurare una tutela previdenziale a categorie di lavoratori fino ad allora escluse, la Gestione Separata Inps è un fondo pensionistico che raccoglie i contributi previdenziali dei professionisti che non hanno una cassa previdenziale di riferimento, dei lavoratori autonomi, dei lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, degli incaricati alla vendita a domicilio e dei lavoratori autonomi occasionali. Tale Gestione conta ad oggi quasi un milione di posizioni attive, di cui circa 350.000 riguardanti professionisti con partita Iva. Per quali lavoratori sussiste l'obbligo di iscrizione alla Gestione Separata?Hanno l'obbligo di iscriversi alla Gestione Separata Inps
Di contro, non sono tenuti ad iscriversi alla Gestione Separata coloro che percepiscono compensi derivanti da diritti d'autore, borse di studio, indennità per cessazione di rapporti di agenzia, levata di protesti e partecipazione agli utili di promotori e soci fondatori di spa, sapa e srl. I requisiti identificativi dei liberi professionisti senza Cassa di previdenzaCome già evidenziato, sono tenuti ad iscriversi alla Gestione Separata i professionisti senza Albo e Cassa di previdenza o iscritti in Albi privi di propria Cassa di previdenza. Si deve trattare di un'attività a contenuto artistico o professionale, autonoma, abituale e professionale, senza natura di impresa. Quindi, l'attività di lavoro autonomo a contenuto artistico o professionale deve essere svolta senza vincoli di subordinazione e in modo abituale (ma non già esclusivo o prevalente). Il professionista deve provvedere sempre e comunque e per l'intero importo al versamento alla Gestione Separata, salva la facoltà di addebitare al cliente in fattura, a titolo di rivalsa, un'aliquota pari al 4% dei compensi lordi. L'iscrizione alla Gestione Separata e il versamento dei contributiL'iscrizione alla Gestione Separata è effettuata, entro trenta giorni dall'inizio dell'attività, compilando l'apposito modulo (modello SC04) scaricabile dal sito dell'Inps: devono essere indicati i dati anagrafici, il codice fiscale del lavoratore, la data di inizio attività e il tipo di attività svolta. Il modulo può essere inviato per via telematica oppure tramite il Contact Center Multicanale dell'Istituto. Il versamento dei contributi va eseguito, tramite il modello F24, alle scadenze fiscali previste per il pagamento delle imposte sui redditi. In considerazione del fatto che per questo tipo di Cassa non è previsto un reddito minimale dal quale partire per versare obbligatoriamente i contributi previdenziali, questi ultimi sono pagati in base al reddito effettivamente percepito nell'anno di imposta di riferimento e vengono accreditati nell'estratto conto del lavoratore nell'anno in cui sono stati pagati i compensi cui si riferiscono. Il calcolo del contributo alla Gestione SeparataIl contributo alla Gestione Separata è calcolato applicando alla base imponibile le aliquote vigenti nell'anno di riferimento nei limiti del massimale previsto per l'anno stesso. Per i liberi professionisti senza cassa, la base imponibile previdenziale è definita per differenza fra i compensi percepiti e le spese. Per i lavoratori autonomi occasionali, l'imponibile previdenziale è costituito dal compenso lordo erogato al lavoratore, dedotte eventuali spese poste a carico del committente e risultanti dalla fattura. Per i lavoratori autonomi e per i professionisti, il contributo è interamente a carico del lavoratore. Invece, nelle collaborazioni coordinate e continuative, i contributi gravano per 2/3 sul committente e per 1/3 sul collaboratore, ma l'obbligo di versamento grava esclusivamente sul committente, che tratterrà in busta paga la quota a carico del collaboratore. |
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