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Data: 02/02/2018 11:45:00 - Autore: Gabriella Lax di Gabriella Lax - E' planetario il diritto all'oblio, dunque i cittadini italiani saranno tutelati anche al di fuori dei confini europei. Così afferma il provvedimento del Garante Privacy 21 dicembre 2017, pubblicato con la newsletter del 26 gennaio 2018, per effetto del quale Google dovrà cancellare l'url anche dai risultati di ricerca nelle versioni extraeuropee. Il diritto all'oblio è planetario, i fattiEra stato un professore universitario, cittadino italiano residente negli Usa, a sollevare la questione. Il docente era stato preso di mira in rete con messaggi o brevi articoli anonimi pubblicati su forum o siti amatoriali, riguardo ad un suo presunto stato di salute e di ipotetici reati gravi, in realtà mai commessi e per i quali non è stato mai indagato. Succedeva però che, in caso di rimozione di un url, venivano immediatamente generati altri con contenuto analogo. Nel caso di specie il Garante ha stabilito la deindicizzazione, ma limitatamente alle richieste di rimozione di Url indicate nell'atto di ricorso al Garante e non quelli relative a risultati emersi dopo. Una deindicizzare degli url per il cittadino italiano da tutti i risultati della ricerca, sia nelle versioni europee del motore, sia in quelle extraeuropee. Diritto all'oblio: le ragioni del Garante privacyCome ribadisce sul proprio sito, il Garante ha ritenuto che la perdurante reperibilità sul web di contenuti non corretti e inesatti provochi un impatto sproporzionatamente negativo sulla sfera privata del ricorrente. E, a tal proposito, ha applicato il principio di maggiore severità, stabilito nei casi in cui le informazioni che sono parte di campagne personali contro un determinato soggetto, sotto forma di rant (esternazioni negative a ruota) o commenti personali spiacevoli. Per questo tipo di casi la deindicizzazione deve essere giudicata con maggiore favore in presenza di risultati che generano un'impressione inesatta, inadeguata o fuorviante rispetto alla persona interessata. In particolare, le Linee guida dei Garanti europei stabiliscono che il trattamento dei dati sulla salute è uno dei criteri da tenere in considerazione per un corretto bilanciamento tra diritto all'oblio e diritto/dovere all'informazione a causa del suo maggiore impatto sulla vita privata, rispetto ai dati personali "comuni". Totem nelle stazioni: la telecamera va segnalataTra gli altri argomenti su cui si è espresso il Garante nella newsletter di fine gennaio, ci sono anche i Totem nelle stazioni. Nello specifico, l'autorità della privacy chiede che venga segnalata la telecamera che analizza le espressioni dei passanti. Gli stessi, infatti, che guardano le pubblicità proiettate sui totem presenti nelle maggiori stazioni ferroviarie italiane, vanno informati sulla presenza della telecamera che analizza le loro reazioni. La decisione è stata presa all'esito dell'istruttoria avviata per approfondire le segnalazioni e gli articoli di stampa che lamentavano i potenziali rischi di tracciamento o monitoraggio da remoto dei viaggiatori di passaggio davanti alle webcam integrate nelle colonnine. Per questo motivo, il Garante ha prescritto alla società di collocare presso ogni totem un cartello che segnala la presenza della telecamera, riportando gli elementi essenziali relativi al trattamento dei dati effettuato. Sim aziendali: ok al controllo dei consumiAltro argomento cui il Garante ha dato l'ok è il controllo delle sim aziendali, ma solo con riferimento al controllo dei consumi telefonici. I dati invece non potranno essere utilizzati a fini disciplinari. E in ogni caso, atteso che il sistema è idoneo a realizzare un potenziale controllo a distanza sull'attività dei dipendenti, dovrà essere stipulato uno specifico accordo sindacale da parte di ogni società che effettua tale controllo, nel rispetto della disciplina di settore. |
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