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Data: 09/02/2018 10:45:00 - Autore: Alessandra E. Di Marco Avv. Alessandra E. Di Marco - Secondo la Cassazione, la prova del demansionamento pu� essere fornita anche a mezzo di presunzioni semplici. E' del 26 settembre 2017 (Cass. Sez. Lav. Sent. n. 22288/2017 sotto allegata) l'innovativa pronuncia della Suprema Corte con cui si riconosce la possibilit� che la prova del demansionamento sia fornita anche attraverso le c.d. presunzioni semplici. Di fatto, stante che l'onere della prova circa il demansionamento spetta al lavoratore, questi � tenuto a fornire i mezzi di prova affinch� il Giudice possa effettivamente riscontrare una dequalificazione del lavoratore sul posto di lavoro. Demansionamento: su chi ricade l'onere della provaPer costante e consolidata Giurisprudenza l'onere della prova ricade sempre sul lavoratore. Questi infatti deve dimostrare che effettivamente sia stato addetto a mansioni del tutto inidonee alle proprie capacit� professionali nonch� inferiori. Prova che spesso, come gi� detto, non risulta particolarmente agevole. Demansionamento: la prova secondo la CassazioneNon sempre la prova del demansionamento � agile poich� il lavoratore deve essere in grado di dimostrare che le due mansioni siano nettamente diverse e dequalificanti. Tuttavia quando ci� non � possibile per mezzo di prove documentali e testimoniali, secondo orientamento giurisprudenziale � ammesso che il Giudice possa trarre la suddetta prova anche da presunzioni semplici. Pertanto se prima l'onere probatorio risultava molto pi� rigoroso con la nuova pronuncia della Cassazione, il lavoratore potr� agire anche nel caso in cui non possa fornire prove concrete, purch� si possa quanto meno fornire detta prova mediante presunzioni semplici. Avv. Alessandra Elisabetta Di Marco alessandradimarco@virgilio.it |
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