Data: 10/02/2018 11:10:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax - Una campagna di prevenzione contro il cyberbullismo, informando e responsabilizzando i ragazzi con lezioni in aula sin dalla scuola primaria. A questa conclusione arriva la ricerca sul cyberbullismo, effettuata da Anna Maria Giannini, docente di psicologia all'universit� Sapienza di Roma, su ragazzi di et� compresa tra i 14-19enni italiani.

L'indagine � stata presentata, qualche giorno fa, al ministero dell'Interno, in occasione del Safer Internet Day, realizzata dalla Sapienza e dal Moige (Movimento italiano genitori) che ha lanciato una campagna per combattere il bullismo tra numeri verdi e una rete di giovani ambasciatori nelle scuole assieme all'Anci e alla Polizia postale, come riporta la Repubblica.

Cyberbullismo, i dati della ricerca

La ricerca ha coinvolto pi� di 1.300 adolescenti a campione, in 18 citt� italiane, il 93,5% dei quali possiede uno smartphone. Nove intervistati su 10 usano il telefonino sia per i social, sia per l'accesso al web, e per un uso essenzialmente ricreativo, il restante 2%lo utilizza per motivi di studio o ricerca. Il 20% dei ragazzi non riconosce la gravit� delle trasgressioni sul web. Come e perch� usano i social? WhatsApp � la piattaforma pi� utilizzata da oltre il 90% degli studenti, mentre il 63,72% dei ragazzi dichiara di usare Facebook. Il 65% lo fa per socializzare, il 59,49% per curiosit�, il 31,9% per informarsi. Si condividono soprattutto messaggi (60,06%), foto (61,25%), video (20%), quasi mai notizie.

I dati riferiti fanno riflettere: sette adolescenti su dieci non chiedono aiuto. La domanda era se l'aggressore on line ha previsto le conseguenze dei suoi gesti: il 47,30% dei ragazzi ha risposto "per niente". E anche alla domanda se la vittima farebbe bene a vendicarsi, quasi la maggioranza assoluta risponde "per niente " (49,77%). In sostanza, nei casi di cyberbullismo la condivisione avviene soprattutto tra coetanei: il mondo degli adulti, fatto di genitori, insegnanti e forze dell'ordine, resta fuori.

Cyberbullismo, prevenzione dalla scuola primaria

Per prevenire e combattere il cyberbullismo serve consapevolezza e chiarezza per l'uso della rete e un'alfabetizzazione emotiva per i giovani che devono riuscire empaticamente a mettersi dalla parte dell'altro.

Dal canto loro, i genitori devono essere presenti nelle vite dei figli e coltivare il dialogo, a volte certo non semplice, e devono fare attenzione ai cambiamenti nel comportamenti dei figli che potrebbero suonare come campanelli d'allarme.

In senso pratico, la campagna contro il bullismo online coinvolger� 18 regioni, oltre 50.000 ragazzi, 100.000 tra genitori e docenti , 500 "giovani ambasciatori" in 100 scuole superiori. Presente un Centro mobile di prevenzione, per sostegno e supporto, un camper che raggiunger� i Comuni che lo chiederanno con gli esperti psicologi e psicoterapeuti della task force del Moige. Sono attivi anche il numero verde 800.937.070 e il numero di messaggistica 393.300.90.90 per facilitare il contatto con i minori per le richieste di informazioni e aiuto.


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