Data: 15/02/2018 06:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � Da circa un mese e mezzo, l'Italia ha smesso di coniare le monetine da uno e due centesimi, che quindi sono a esaurimento e prima o poi smetteranno di circolare tra le tasche degli italiani.

Lo faranno, pi� precisamente, in maniera naturale quando gli spicci non saranno pi� disponibili, posto che, nonostante lo stop al conio, il corso legale delle monetine resta per ora impregiudicato.

Monete da 1 e 2 centesimi: la norma

L'abbandono delle monete da uno e due centesimi � frutto di quanto previsto dalla cd. Manovra-bis.

L'articolo 13-quater del decreto legge numero 50/2017, come convertito dalla legge numero 96/2018, prevede infatti che il conio da parte dell'Italia di monete metalliche in euro di valore unitario pari a un centesimo e a due centesimi � sospeso a decorrere dal 1� gennaio 2018, con un risparmio destinato al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato.

Ma se per l'Italia pu� parlarsi di risparmio, pu� dirsi lo stesso per gli italiani?

Arrotondamento degli importi da pagare

Innanzitutto va detto che, concretamente, il medesimo articolo 13-quater chiarisce che durante il periodo di sospensione del conio, quando il pagamento � effettuato in contanti, l'importo in euro che costituisce un autonomo importo complessivo da pagare � arrotondato per eccesso o per difetto al multiplo di cinque centesimi pi� vicino.

Se, quindi, la cifra complessiva da pagare � ad esempio pari a 20,99 euro, si dovranno pagare 21 euro. Ma non se si paga con carta o bancomat: in tal caso, anche una volta sparite le monetine, l'importo addebitato sul conto dell'acquirente rester� esattamente quello dovuto (ovverosia, per fare l'esempio di prima, di 20,99 euro).

Addio agli sconti?

Molti potrebbero quindi pensare che, visto che gli italiani amano molto di pi� i contanti che la carta, presto potrebbero sparire le classiche offerte a 99,99 euro o simili, con un complessivo aumento dei costi per l'acquisto di beni e servizi.

L'allarme, per�, per ora sembra davvero infondato, posto che il Garante per la sorveglianza dei prezzi � stato investito del compito di verificare l'impatto della sospensione del conio delle monete da uno e due centesimi sulle dinamiche concernenti le variazione dei prezzi praticati ai consumatori finali. I risultati della verifica andranno poi riferiti su base semestrale al Ministero dello sviluppo economico, segnalando le dinamiche e le eventuali anomalie dei prezzi rilevate.

Se tale rapporto mostrer� indici di allarme, il Ministro � incaricato di formulare apposite segnalazioni all'Autorit� garante della concorrenza e del mercato e idonee proposte normative per rimediare alle anomalie.

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