Data: 15/02/2018 14:00:00 - Autore: Domande e Risposte

Cosa accade se il gioielliere si rifiuta di restituire l'anello che gli è stato consegnato per essere riparato?

Se il rifiuto opposto è serio e il gioielliere lo ha manifestato esplicitamente o ha trattenuto l'anello per un tempo notevolmente superiore rispetto a quello preventivato per le riparazioni, il suo comportamento può assumere una rilevanza penale.

Gioielliere: rifiuto di restituire anello reato appropriazione indebita

L'articolo 646 del codice penale, infatti, punisce con la reclusione fino a 3 anni e con la multa fino a 1.032 euro chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, si appropria del denaro o della cosa mobile altrui di cui abbia a qualsiasi titolo il possesso.

Trattasi del reato di appopriazione indebita, punibile a querela della persona offesa (salvo il caso in cui il fatto sia commesso su cose possedute a titolo di deposito necessario, circostanza che, oltre alla procedibilità d'ufficio, comporta anche un aumento di pena per il reo).

Purtroppo la cronaca ci ha raccontato in più occasioni di casi in cui dei gioiellieri sono stati tratti a processo con l'accusa di appropriazione indebita, proprio per non aver restituito ai loro clienti dei gioielli dei quali avevano il possesso per sottoporli a riparazioni o ad altre operazioni tecniche.

Affinché possa configurarsi il reato, in ogni caso, è necessario il dolo specifico, ovverosia la coscienza e la volontà del gioielliere di appropriarsi del prezioso altrui, con lo scopo di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto.

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