Data: 19/03/2020 12:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

Flat tax: che cos'è

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La ratio della flat fax infatti è la seguente: se tutti devono pagare meno tasse, anche chi non le ha mai pagate inizierebbe a farlo. Una tassa piatta applicata in una misura percentuale fissa del 15–20% innescherebbe in sostanza un meccanismo virtuoso capace di ridurre il fenomeno dell'evasione.

Flat tax: l'esperienza italiana

La flat tax, a dirla tutta, non è una novità assoluta. Essa è già stata proposta più di vent'anni fa, anche se all'epoca non ha avuto un grande seguito. Dire, inoltre, che il sistema tributario italiano è ostile all'applicazione di tasse proporzionali è altrettanto errato. L'I.R.E.S. infatti, ossia l'imposta sul reddito delle società, è un tributo proporzionale e personale, applicato nella misura del 24%.

Flat tax: esperienze dei paesi che l'hanno applicata

La flat tax è applicata nei "paradisi fiscali" e nell'Est Europeo: Russia, Ucraina, Lituania, Estonia, Slovacchia, Macedonia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Albania, Lettonia.

L'Islanda, dopo un'esperienza fallimentare, ha abbandonato la flat tax. In altri Stati invece, come i Paesi Baltici, la flat tax ha determinato una sorprendente crescita economica. Gli studi che hanno analizzato i risultati derivanti dall'applicazione della flat tax, hanno registrato una iniziale riduzione delle entrate nelle casse dello Stato e consequenziali tagli alla spesa pubblica.

Flat tax: come funziona

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In Italia, il criterio impositivo delle imposte sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) si basa su un sistema di aliquote crescenti. Fissati gli scaglioni di reddito (es: da 0 a 15.000 euro – da 15.001 a 28.000 euro e così via) a ciascuno viene applicata un'aliquota percentuale che sale mano a mano che il reddito aumenta. Per questo il nostro è un sistema progressivo: più alto è il reddito più imposte si pagano. La flat tax invece non fa nessuna distinzione, non prevede scaglioni di reddito e calcoli complessi da fare. Stabilita la misura percentuale da applicare, essa è uguale per tutti i redditi. Fanno eccezione i pensionati e i dipendenti con reddito annuale pari o inferiore a 13.00 euro annuali, esonerati completamente dal pagamento delle imposte. Insomma, al di sotto dei 13.000 nulla è dovuto dai contribuenti, sopra questa soglia, l'imposta viene applicata solo alla parte che eccede il tetto dei 13.000 euro.

Regime forfettario

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La flat tax, in concreto, si applica a coloro che rientrano nel nuovo regime forfettario.

Deve quindi precisarsi che il regime forfettario, dal 1° gennaio 2019, è il regime fiscale naturale per tutti coloro che, nell'anno precedente, non hanno conseguito ricavi o percepito compensi per un importo superiore a 65mila euro e che non abbiano partecipazioni in associazioni, imprese familiari o società di persone. Chi accede al regime forfettario, inoltre, non deve avere il controllo di srl o di associazioni in partecipazione che esercitano attività connesse con quelle svolte (anche indirettamente).

Coefficiente di redditività

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Per il calcolo del compenso imponibile sul quale calcolare la flat tax occorre prendere come base i diversi coefficienti di redditività previsti per le diverse tipologie di attività, dai quali poi detrarre i contributi previdenziali obbligatori.
Nel dettaglio, i coefficienti sono i seguenti:

40% - alloggio e ristorazione, commercio al dettaglio e all'ingrosso, commercio di alimenti e bevande, industrie alimentari e delle bevande
54% - commercio ambulante non alimentare
62% - intermediari del commercio
67% - altre attività economiche
78% - attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie di istruzione, servizi finanziari e assicurativi
86% - costruzione e attività immobiliari

Flat tax: vantaggi

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I fautori della flat tax ritengono che sia positiva per le seguenti ragioni:

  • dover pagare meno tasse incentiverebbe tutti a pagare. In questo modo si contrasterebbero i fenomeni dell'evasione e dell'elusione fiscale;
  • una tassazione inferiore sarebbe uno stimolo importante per le imprese, che dovendo pagare meno tasse, potrebbero impiegare più denaro negli investimenti e nella formazione del personale;
  • un sistema di tassazione più semplice consentirebbe ai contribuenti di compilare in autonomia la propria dichiarazione dei redditi.

Flax tax: svantaggi

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I detrattori della flat tax, invece, oltre a sollevare dubbi di legittimità costituzionale, considerato che l'art. 53 della Costituzione prevede un sistema tributario informato a criteri di progressività, sono contrari alla sua introduzione per i seguenti motivi:

  • la riduzione delle entrate nelle Casse dello Stato avrebbe, come prima conseguenza, il taglio della spesa nei servizi pubblici fondamentali;
  • le detrazioni, attualmente previste per i contribuenti che si trovano in particolari condizioni familiari (numero di figli, spese mediche) non sarebbero più sostenibili;
  • la flat tax avvantaggerebbe solo i ricchi. La stessa aliquota applicata a redditi elevatissimi esercita infatti una pressione fiscale inferiore rispetto a quelli più bassi.

Flat tax normativa

La legge di bilancio 2019 ha introdotto la flat tax prevedendo un ingresso della stessa graduale.

In particolare in tale legge si prevede:

  • nel 2019 flat tax al 15% agli insegnanti che danno lezioni private, ai liberi professionisti e alle imprese (con ricavi inferiori ai 65.000 euro);
  • nel 2020 flat tax al 20% a fronte di un innalzamento dei ricavi di liberi professionisti e imprese, da 65.001 a 100.000 euro;
  • nel 2021 flat tax estesa anche alle famiglie.

Più in dettaglio, vediamo cosa dice la legge che ha introdotto tale agevolazione:

Flat tax insegnanti

Il comma 13 dell'art. 1 prevede che, a partire dal 1°gennaio 2019, i compensi derivanti dalle lezioni private impartite da insegnanti titolari di cattedre di ogni ordine e grado derivanti sono soggetti alla flat tax del 15% (che ha sostituito l'imposta sul reddito delle persone fisiche, le addizionali regionali e comunali) a meno che gli stessi non optino per il regime impositivo ordinario. Naturalmente, al fine di evitare incompatibilità tra il lavoro dipendente e l'attività autonoma, gli insegnanti devono preventivamente darne comunicazione all'amministrazione scolastica di appartenenza.

Flat tax partite Iva

L'aliquota del 15% dal 2019 è in vigore anche per le partite Iva che rientrano nel forfettario (con ricavi inferiori ai 65mila euro). La previsione della flat tax al 20% per il 2020 per chi avesse conseguito ricavi o compensi compresi tra 65.001 e 100.000 euro, come vedremo meglio nel paragrafo successivo, non è entrata in vigore.

Flat tax pensionati

Flat tax del 7% infine per le persone fisiche, titolari di redditi da pensione, erogati da soggetti esteri e residenti fiscalmente in un paese diverso dall'Italia da almeno 5 anni, che trasferiscono la residenza in un comune dell'Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia, Sicilia e Sardegna, con popolazione non superiore a 20.000 abitanti.

Flat tax 2020

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La legge di bilancio 2020 ha apportato delle rilevanti modifiche in tema di flat tax, di fatto restringendone il campo di applicazione.

Oggi, infatti, la stessa non si applica a tutti i coloro che, l'anno precedente, hanno percepito redditi di lavoro dipendente o assimilati per un importo superiore a 30mila euro.

Inoltre è richiesto che, nel 2019, il fatturato non abbia superato i 65mila euro e che non siano state effettuate spese per lavoro dipendente o accessorio, per collaboratori, per associati in partecipazione e per prestazioni rese dall'imprenditore o dai suoi familiari per un ammontare superiore a 20mila euro lordi.

L'aliquota della flat tax, tuttavia, non è stata innalzata al 20% ma è rimasta al 15%.

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