Data: 22/02/2018 11:22:00 - Autore: Redazione

di Redazione – Usare vecchi assegni può essere pericoloso. Se ci si dimentica infatti di apporre su quelli di importo pari o superiore a mille euro la clausola "non trasferibile", si rischia una sanzione che può arrivare fino a 50mila euro. È quanto ricorda l'Abi (l'Associazione Bancaria Italiana), in un vademecum ad hoc (sotto allegato) sull'uso dei contanti, assegni, conti e libretti di risparmio o deposito, alla luce delle nuove regole introdotte dalle norme sull'anticiriclaggio e il contrasto al finanziamento del terrorismo.

Ecco le regole da conoscere per evitare di rischiare:

Contanti: vietati oltre 3mila euro

È vietato, ricorda la guida Abi, il trasferimento tra privati di denaro contante e titoli al portatore di importo complessivamente pari 
o superiore a 3.000 euro se non ci si avvale di soggetti autorizzati (come le banche).

Il divieto si applica anche ai trasferimenti frazionati (come più assegni al portatore, anche se ciascuno è di importo inferiore a 1.000 euro)

Assegni: attenzione alla clausola non trasferibile

Gli assegni bancari, circolari o postali 
di importo pari o superiore a 1.000 euro devono sempre riportare (oltre data e luogo di emissione, importo e firma) l'indicazione del beneficiario e la clausola "non trasferibile" .

La dicitura "non trasferibile" è presente da anni sugli assegni consegnati dalla banca.

Per chi possiede vecchi libretti di assegni, attenzione, dunque, sollecita Abi, verificare che gli stessi contengano la clausola e se non è presente, ricordarsi di apporla per importi pari o superiori a 1.000 euro, onde evitare sanzioni piuttosto gravose.

Assegni in forma libera

Per chi ha necessità di usare assegni in forma libera (ossia senza la clausola non trasferibile) per importi inferiori a mille euro, può farne richiesta alla propria banca.

L'Abi ricorda che per ogni assegno rilasciato o emesso in forma libera è previsto il pagamento di un'imposta di bollo di 1,50 euro che la banca versa allo Stato.

Libretti al portatore entro 31 dicembre vanno estinti

Sono vietate, inoltre, l'apertura in forma anonima e l'intestazione fittizia di conti o libretti di risparmio (così come il loro utilizzo se aperti in uno Stato estero).

I libretti di deposito (bancari o postali) possono essere solo nominativi.

Chi possiede ancora libretti al portatore, ha tempo fino al 31 dicembre 2018 per estinguerli. Trasferirli è vietato.

Le sanzioni per le violazioni

Le sanzioni per chi viola la soglia di contanti e assegni, anche in caso di mancata indicazione della clausola non trasferibile, variano dai 3mila ai 50mila euro.

Per il trasferimento di libretti al portatore, così come per la mancata estinzione entro il 31 dicembre 2018, partono da 250 e arrivano fino a 500 euro.

Infine, scrive Abi, per chi utilizza conti o libretti anonimi o con intestazione fittizia, le sanzioni vanno dal 10% al 40% del saldo.

Vai alla guida L'assegno circolare


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