Data: 24/02/2018 17:06:00 - Autore: Redazione

di Redazione - Nelle strisce blu le tariffe per residenti possono essere collegate all'Isee. Lo ha sancito il Tar di Torino, nella sentenza n. 90/2018 sotto allegata decidendo una controversia sorta tra un cittadino e la locale amministrazione.

La vicenda

La vicenda era nata quando il comune di Torino aveva rideterminato con delibera la tariffa di concessione ai residenti degli abbonamenti annuali con decorrenza 1 maggio 2017, differenziate in base all'attestazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente).

I nuovi importi ammontavano a: 10 euro per autoveicoli con potenza inferiore a 100 kw e Isee pari o inferiori a 12mila euro; 45 euro per Isee fino 20.000 euro; 90 euro per Isee compreso tra 20.001 e 50.000 euro; 180 euro per Isee superiori.

La precedente tariffa, invece, dal 2011 era pari a 45 euro annui.

Da qui il ricorso dei cittadini residenti che lamentano l'irragionevolezza e l'eccessiva onerosit� della tariffa massima di 180,00 euro.

Tar: ok a strisce blu in base a Isee

Per il Tar, per�, ha ragione il comune., il quale con la delibera impugnata "ha dato applicazione alla previsione generale contenuta nell'art. 7, primo comma � lett. f), del vigente Codice della Strada, ai cui sensi nei centri abitati � possibile individuare 'aree destinate al parcheggio, sulle quali la sosta dei veicoli � subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta, anche senza custodia del veicolo, fissando le relative condizioni e tariffe'.

La decisione adottata dal Comune, di assoggettare a tariffa progressiva l'utilizzo particolare del sedime stradale, secondo il giudice amministrativo, dunque, "non appare abnorme n� sproporzionata, in relazione all'obiettivo di diminuire il numero di automobili che circolano e parcheggiano nel centro abitato cittadino". Ci�, peraltro, emergeva anche dal piano urbano dei parcheggi e da quello della mobilit� sostenibile, con cui l'amministrazione aveva posto l'indirizzo volto a perseguire il graduale riequilibrio della domanda di trasporto tra collettivo e individuale, in modo da ridurre la congestione del traffico e migliorare l'accessibilit� agli spazzi cittadini, la tutela della sicurezza ed il rispetto dell'ambiente.

Per cui, il passaggio dal precedente regime al sistema tariffario, correlato alla capacit� reddituale dei cittadini residenti, "� espressione � ha concluso il Tar - di una legittima valutazione discrezionale dell'Amministrazione, che trova copertura nella previsione tipizzante della norma". Peraltro, pur essendo notevole l'aumento in termini assoluti (nella categoria massima), il costo giornaliero imposto a carico dei residenti non supera i 0,49 euro (per chi ha Isee pi� elevato), cifra "non irragionevole e perci� legittima", anche in considerazione di quelle pi� esose previste per gli abbonamenti per i non residenti (da 795 a 1.335 euro in base alle differenti zone cittadine).


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