Data: 28/02/2018 06:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

di Annamaria Villafrate - "Abogado" spagnolo che arriva, avvocato italiano che fugge dagli albi o dall'Italia, perch� in Europa la professione rende di pi�. La fuga delle toghe � un problema che richiede soluzioni mirate e lungimiranti, per restituire dignit� a questi professionisti.

Avvocati: quanti sono in questo momento?

Dai dati del Consiglio nazionale Forense emerge che in Italia, attualmente ci sono 245.631 avvocati. Dalla met� degli anni '80 ad oggi il numero � quintuplicato e negli anni, per fortuna, si � quasi azzerata la differenza numerica tra avvocati uomini e donne. La maggiore concentrazione � presente nel Sud Italia, dove ci sono 7 avvocati ogni mille abitanti, contro la media italiana di 4.

Il dato pi� sconcertante per� � che di questi avvocati "abilitati", pi� di 20.000 non inoltrano il Modello 5 alla Cassa Forense. Le ragioni? Nella maggior parte dei casi, soprattutto i giovani professionisti non riescono a pagare i contributi previdenziali perch� non vengono "retribuiti" dallo studio con cui collaborano o perch� esercitano la professione in modo discontinuo, come "secondo" lavoro. La professione infatti non garantisce entrate sufficienti alla sopravvivenza, condizione che sta causando da qualche anno la progressiva cancellazione volontaria o obbligata dall'albo di molti legali.

Avvocati: � necessario ridurre il numero dei professionisti

La riduzione numerica de gli avvocati per� � necessaria. Lo sostiene il Presidente di Cassa Forense Nunzio Luciano, che al Congresso Giuridico di Venezia del 5 maggio 2017 apre cos� il suo intervento: "I numeri dell'avvocatura sono un problema e lo sappiano tutti �. e coloro che hanno generato per primi questo sistema siamo stati per primi noi, nel momento in cui abbiamo aperto indiscriminatamente a tutti l'accesso alla professione".

Insomma � giusta la liberalizzazione del mercato, ma solo se ci sono gli spazi per consentire nuovi ingressi. Aprire a tutti l'accesso alla professione non ha fatto altro che penalizzare i giovani avvocati. Sono proprio loro infatti ad avere maggiori difficolt� ad affermarsi. Le cause? Un'universit� troppo teorica, che non affianca la pratica alla teoria e un periodo di praticantato che ritarda l'ingresso nel mercato.

Alla luce di queste considerazioni, nell'ottica della necessaria riduzione numerica dei professionisti, per arrivare alla cifra massima di 150.000 avvocati, il Presidente, tra le righe, invita chi svolge la professione in modo saltuario a cancellarsi dall'albo, per dare la possibilit� a chi ha le capacit� necessarie di non essere schiacciato troppo da una "concorrenza" solo apparente.

Avvocati: ma � proprio vero che � il mercato a selezionare?

Detto questo, ma � proprio vero, come ha detto il presidente Nunzio Luciano, che la selezione la fa il mercato? No, a dirla tutta la selezione la fa il portafoglio. Per andare avanti infatti la capacit� da non basta, occorre l'aiuto economico dei genitori, la possibilit� di attingere a risparmi personali o magari uno studio di famiglia ben avviato.

La colpa � senza dubbio della politica, che dal decreto Bersani in poi non ha fatto altro che imporre obblighi e oneri che un giovane professionista non pu� sostenere. Insomma per fare gli avvocati � necessario disporre del denaro sufficiente a sostenere i costi dell'assicurazione obbligatoria, dei contributi previdenziali, della formazione e delle apparecchiature informatiche necessarie per "lavorare".

Possibili soluzioni al problema

E' necessario trovare delle soluzioni per consentire ai pi� bravi, e non necessariamente ai pi� "fortunati", di entrare, ma soprattutto rimanere nel mercato.

  • Una prima strada � senza dubbio la formazione "mirata" in settori che, tra qualche anno, richiederanno la presenza di esperti specializzati, ad esempio, in diritto ambientale.
  • Un altro modo per aiutare i poveri, ma "meritevoli" � la riduzione dei costi. Cassa Forense ad esempio ha, tra i suoi progetti, quello di fornire ai nuovi iscritti, una banca dati gratuita, con lo scopo di "tagliare" le spese iniziali di gestione dello studio.
  • Da anni poi c'� chi propone il numero chiuso per accedere alla facolt� di giurisprudenza, al fine di selezionare, a monte, chi ha davvero le capacit� per esercitare la professione.

I dati della Commissione Europea

Numero chiuso che non � necessario. La Commissione Europea infatti registra dei dati che testimoniano una riduzione graduale e spontanea negli ultimi dieci anni d'iscrizioni universitarie alla Facolt� di giurisprudenza. La causa principale � da individuare nella difficolt� di accesso alla professione forense per le ragioni finora esposte. A questa realt� di avvocati italiani che "fuggono" dagli albi e dall'Italia, per cercare fortuna in Paesi Europei in cui si guadagna decisamente di pi�, se ne affianca una parallela in cui giovani avvocati spagnoli arrivano in Italia per svolgere la professione.

Avvocati: occorre restituire dignit� alla professione

Del resto sono anni che gli avvocati vengono penalizzati dalla politica e dalle legislazione. In un sistema "liberalizzato" pensato per favorire prima di tutto il "consumatore", la professione forense non pu� che uscirne con le ossa rotte.

Oramai non conta pi� la competenza e la preparazione, � il prezzo a fare la differenza. Il compenso dell'avvocato, a differenza di quello di altri categorie (medici, ingegneri, architetti), non � mai accettato e rispettato, ma � quotidianamente il frutto di una "contrattazione" spesso estenuante con il cliente, come si fa quando si fanno acquisti alle bancarelle.


Tutte le notizie