Data: 03/03/2018 06:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � Lo scorso anno il reddito medio degli avvocati iscritti all'albo ha subito un incremento che, seppur lieve, rappresenta di certo un segnale positivo di ripresa.

A dirlo sono i dati pubblicati da Cassa Forense e riportati dal Sole24Ore, ove emerge che nel 2016 i fatturati degli iscritti alla Cassa e degli iscritti all'albo sono aumentati, rispettivamente, di 130 euro e 271 euro rispetto al 2015.

Considerato che lo scorso anno il reddito medio Irpef rivalutato ammontava a 38.437 euro per gli iscritti alla Cassa (e a 38.420 euro per gli iscritti all'albo), si conferma la linea di tendenza di un aumento del peso del portafogli degli avvocati, che fa sembrare i 37.430 euro registrati nel 2007 solo un lontano ricordo. Certo �, comunque, che siamo ancora molto lontani dai 57.942 euro che gli iscritti a Cassa forense hanno guadagnato come media nel 2007.

Volume d'affari dichiarato

Il volume d'affari medio dichiarato ai fini Iva, invece, � di 58.435 euro, contro gli 85.418 del 2007. All'epoca, per�, la differenza tra gli iscritti alla cassa e gli iscritti agli albi era notevole mentre oggi, soprattutto a seguito dell'obbligatoriet� dell'iscrizione a Cassa forense, i dati sono sostanzialmente equivalenti.

Differenze di et� e di genere

I recenti dati raccontano ancora, per�, di una forte differenza tra pi� e meno giovani e tra uomini e donne.

Ad esempio, per raggiungere un reddito tale da garantire al legale una vita autonoma dignitosa occorre attendere il compimento dei 35 anni di et�, quando si arriva a quasi 21mila euro a fronte di un volume d'affari di circa 27mila euro. La maggiore capacit� di produrre reddito, invece, arriva tra i 60 e i 70 anni.

Le donne restano ancora indietro: per quella che abbiamo definito autonomia occorre attendere addirittura i 40 anni e il massimo profitto non � concentrato, come per gli uomini, tra i 60 e i 64 anni, ma tra i 65 e i 69 anni.


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