Data: 31/03/2018 11:32:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax - E' polemica per i negozi ed i musei aperti anche nel giorno di Pasqua. Domenica 1 e luned� 2 aprile, nel giorno di Pasqua e Pasquetta, i principali musei italiani resteranno aperti, cos� come molti negozi.

Aperture pasquali, i sindacati decidono di incrociare le braccia

Una polemica che si rinnova, dopo la liberalizzazione delle aperture stabilita dal decreto Salva Italia del 2011. Stavolta per�, Cgil, Cisl e Uil non ci stanno e, facendo fronte comune, decidono di incrociare le braccia domenica e luned� in Toscana, Lazio ed Emilia Romagna, Puglia e Sicilia. In Emilia Romagna la protesta riguarder� i centri commerciali; sar� generalizzata a tutto il commercio in Lazio e Toscana. Nel Lazio le tre sigle del commercio sciopereranno anche per il 25 aprile ed il 1 maggio e in Sicilia hanno gi� aggiunto anche il 2 giugno.

Secondo i sindacati uniti (Filcams Cgil, UilTucs e Fisascat Cisl), le feste non si possono "vendere". L'apertura selvaggia sarebbe responsabile dell'aumento della precariet�. Per questo � necessario che in Parlamento si riapra un dialogo sul tema. L'idea era quella di ripristinare le chiusure degli esercizi commerciali in occasione delle principali date rosse sul calendario: Capodanno, l'Epifania, Pasqua, Pasquetta, il 25 aprile, il Primo maggio, il 2 giugno, il 15 agosto, il primo novembre, l'8 dicembre, Natale e infine Santo Stefano.

Confimprese, non bisogna sprecare le opportunit� di lavoro

Sul versante opposto ci sono invece le aziende. Come riporta il Secolo XIX, Confimprese, ad esempio, associazione di marchi di distribuzione moderna, � favorevole all'apertura pasquale dei negozi, come chiarisce il presidente Mario Resca, all'insegna della �libert� di fare impresa� con i consumi si stanno riprendendo, i turisti vengono a visitare il nostro Paese, a fronte di politica sul turismo azzerate, nessuna cultura dell'ospitalit� e nemmeno infrastrutture adeguate. L'interrogativo � �siamo cos� ricchi da buttare via l'opportunit� di dare lavoro a chi non ne ha? E ancora parliamo di chiudere i negozi. � l'ennesimo controsenso di un Paese che ha dato il via al libero mercato, ma non si adegua alle esigenze del retail, il quale crea occupazione e fa girare l'economia�.

Sul fronte dei no, anche la Cei (conferenza episcopale italiana) si � scagliata contro la decisione di tenere aperti gli esercizi nei giorni segnati in rosso sul calendario. Ma, guardando ai numeri, � difficile pensare di voler rinunciare ai possibili acquisti di 12 milioni di turisti, italiani e non, pronti a spendere!


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