Data: 05/04/2018 14:47:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax - La monetina si lancia, girandole le spalle, nella speranza di poter tornare a Roma, citt� d'arte, di storia e di antica bellezza. Vi siete mai chiesti che fine fanno le monetine gettate nella Fontana di Trevi? Il bellissimo monumento "venduto" in una celebre pellicola "Tot� truffa", e che ha visto il bagno epocale dell'Anitona (Anita Ekberg), grazie a questa storica usanza frutta un bel po' di soldini. Solo nel 2016 il guadagno, monetina dopo monetina, � stato di pi� di un milione e 500mila euro. Soldi che sono serviti alla Caritas per le opere pie sul territorio. Adesso il Comune di Roma vuole cambiare le carte in tavola. Non subito per�.

Fontana di Trevi, come nasce l'usanza di gettare la monetina?

Si deve all'archeologo Wolfgang Helbig nel 1800, l'inizio della tradizione del lancio della monetina: tanti suoi colleghi lasciavano a malincuore la Citt� eterna e l'idea del lancio della monetina (che la tradizione vuole rigorosamente antica) era una sorta di scaramanzia, una piccola magia augurale per tornare a Roma. In realt� ci sono tre motivi per cui si lancia la monetina nella storica fontana: il primo � quello pi� conosciuto, farvi ritorno; il secondo per far trovare l'anima gemella a chi in amore � nato sotto una cattiva stella, ed il terzo, per realizzare il sogno di sposarsi.

Dalla Caritas alle casse del comune il passo � breve?

Finora, il guadagno fruttato dal celebre monumento realizzato, con la maestosa vasca, da Nicola Salvi e Giuseppe Pannini nel 1762, � servito a finanziare la Caritas ovvero a dare un pasto caldo ed un rifugio ai senzatetto e ad aiutare famiglie e persone in stato di disagio e di bisogno. Tutto questo potrebbe finire, come chiarisce il Corriere, in base ad una memoria della giunta capitolina firmata ad ottobre 2017 da Luca Bergamo, vicesindaco, e Laura Baldassarre, assessore alla Comunit� solidale e Scuola, i soldi dei turisti dovrebbero finire al Comune ma (sempre per rimanere in tema) per finanziare �progetti di assistenza e solidariet�.

Una decisione non ben digerita dalla Caritas che per� pu� tirare un respiro di sollievo dopo un dietrofront strategico del sindaco Virginia Raggi. L'accordo tra Caritas e Comune � stato rinnovato e sar� in vigore fino al 31 dicembre 2018. Proprio a Roma il lavoro della Caritas � capillare: si va dalle mense per i poveri, ai rifugi per i senzatetto, assistenza sanitaria e domiciliare, centri di ascolto e formazione professionale per i senza lavoro, collegandosi alle comunit� parrocchiali che sono il primo collegamento con i territori.

Si pensi inoltre che, grazie al denaro della Fontana, a Roma, come in altre realt� italiane, da oltre dieci anni � stato avviato un "Emporio della solidariet�", un supermercato gratuito in cui le famiglie indigenti possono fare la spesa senza pagare.


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