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Data: 03/05/2018 17:50:00 - Autore: Gabriella Lax di Gabriella Lax - «Nessun dato sensibile passerà da Facebook con il nuovo sistema di rilevazione». Le rassicurazioni arrivano da Audiweb dopo che l'agenzia di stampa AdnKronos aveva lanciato l'allarme sul fatto che «l'informazione giornalistica che gli italiani leggono in digitale dal primo giugno sarà consegnata ogni giorno ai server americani di Facebook». Tutto compreso: dalle pagine viste, al tempo speso, utenti unici attivi, fino alle stream views: ogni cosa conservata e schedata negli archivi del colosso di Mark Zuckerberg, così i dati di milioni di italiani saranno profilati. La vicenda trae origine da Nielsen, che ha siglato un accordo operativo con il consorzio Audiweb, perché siano girati a Facebook i dati raccolti, in modo che siano integrati con informazioni relative a età e genere degli utenti, restituendoli ad Audiweb che, rendendoli pubblici, consentirà alle centrali media di pianificare gli investimenti pubblicitari. Tutto questo sistema cozza con quanto emerso dall'indagine dell'Authority per le comunicazioni che ritiene necessario «intensificare l'attività di vigilanza sui servizi di rilevazione dei contatti online» e che necessita ancora «l'avvio di un percorso condiviso fra i diversi attori del mercato che porti le varie componenti del sistema multimediale a definire metodologie, tecnologie e metriche in grado di fornire informazioni circa il coinvolgimento del consumatore rispetto ai contenuti e alla pubblicità diffusa sulle diverse piattaforme di comunicazione, in un ambiente di rilevazione integrato». Facebook, italiani 'schedati' sulle news, le precisazioni di AudiwebSecondo Audiweb, esattamente come già illustrato fin dalla prima comunicazione sulla nuova ricerca e nelle successive, lo scorso 14 aprile, «nessuna informazione, sensibile sarà inviata ai server di Facebook". E, in particolare, «Nielsen, fornitore di Audiweb, invierà a Facebook esclusivamente codici criptati che corrispondono semplicemente a dei contenuti e, quindi, non rappresentano dati sensibili relativi agli editori né, tanto meno, di utenti che in alcun modo saranno profilati su Facebook attraverso la nuova ricerca». Ed ancora «il passaggio del dato criptato, che rappresenta un contenuto, a Facebook avviene con l'unico scopo di attribuire ad esso un'audience di pubblico in termini di solo 'age and gender', ossia età e genere. Proprio perché la nuova indagine nasce con l'unico obiettivo di restituire fedelmente agli editori la loro audience complessiva, a prescindere dalle modalità attraverso cui i contenuti vengono fruiti dai lettori, è totalmente infondata anche l'affermazione che sono 85 gli editori soci del Consorzio Audiweb sono rimasti invischiati in questa procedura, poiché il processo che ha condotto alla definizione della nuova ricerca è stato condiviso e approvato dai soci». |
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