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Data: 07/05/2018 19:04:00 - Autore: Redazione![]() Lo spazio, si legge nel comunicato stampa, � stato voluto "dal tribunale di Milano, in particolare dal presidente Roberto Bichi e dalla presidente della 9� sezione, Anna Cattaneo; dal Comune di Milano, con l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e i Servizi sociali, specialistici e per la tutela dei minori; dall'Ordine degli Avvocati di Milano, in particolare con la Commissione Diritto di famiglia e minori e l'Organismo di conciliazione forense; e dal Coordinamento milanese dei Centri di mediazione familiare".
Da oltre 20 anni, prosegue la nota del tribunale, la mediazione familiare � uno strumento per "riorganizzare le relazioni familiari in vista o a seguito della separazione, del divorzio o della rottura della coppia. Tuttavia, nonostante l'esistenza di numerosi centri di mediazione, l'istituto � ancora poco conosciuto e la percentuale di genitori separati che vi fanno ricorso � molto bassa". Da qui l'idea di portarla dentro il tribunale, sebbene con obiettivi informativi e limitati ad un primo orientamento, affidato a mediatori volontari che si alternano a titolo gratuito. "Il ricorso all'autorit� giudiziaria deve essere l'ultima opzione: nel conflitto tutti perdono - afferma la presidente della sezione Diritto di famiglia del tribunale di Milano Anna Cattaneo - Un serio percorso di mediazione consente di salvaguardare il benessere dei figli e il loro diritto a crescere sereni con entrambi i genitori, aiutati a ritrovare, pur dopo la crisi della coppia, le capacit� per un esercizio condiviso e collaborativo della responsabilit� genitoriale". Analoghe le considerazioni dell'ordine degli avvocati di Milano che, spiega il presidente Remo Danovi, "vede con favore e contribuisce alla diffusione della cultura della mediazione, della conciliazione e della negoziazione assistita". Avvalersi della mediazione, conclude "pu� aiutare i genitori a comprendere come il best interest del minore debba sempre prevalere sui loro contrapposti, anche legittimi interessi. A fronte di una parziale o apparente rinuncia alle proprie pretese, ciascuno scoprir� presto il beneficio tratto da tutti i componenti, adulti e minorenni, in termini di ben-essere".
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