Data: 10/05/2018 11:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax - Sono ore decisive per la formazione del nuovo governo. Sembra che, finalmente, sia scongiurato il pericolo di andare a nuove elezioni, pericolo perché i costi per ritornare alle urne, secondo i calcoli, sarebbero pesanti per gli italiani.

Colloqui decisivi tra Salvini e Di Maio

E' bastato il placet di Silvio Berlusconi di ieri, il suo via libera ad un esecutivo formato dai 5 Stelle e dalla Lega, per sbloccare una situazione in stallo da settimane. Stamane Luigi Di Maio e Matteo Salvini sono a colloquio coi gruppi di Montecitorio, e poi si vedranno iniziare a discutere degli argomenti che pressano, a partire dal contratto di governo, fortemente voluto dai pentastellati, e dalle priorità per il Paese. Si parlerà prima dei temi caldi e solo dopo del nominativo della premiership. Da questo punto di vista leggermente in vantaggio Salvini, in quanto leader della coalizione che ha preso più voti. Restano comunque aperte le chance per un governo neutrale.

Governo, 350 milioni di euro per le nuove elezioni

Se il tentativo dovesse andare in porto e non si andrebbe alle urne, sarebbero circa 350 milioni che si potrebbero risparmiare. E' questo il costo per le spese organizzative, come riporta AdnKronos, per ritornare alle urne. Si tratta di una spesa da ripartire tra i ministeri dell'Interno (a cui spetterebbe il riparto più considerevole), degli Esteri, della Giustizia e dell'Economia. Per il Viminale la cifra sarebbe di 300 milioni di euro, relativi ai rimborsi ai Comuni per l'allestimento e l'organizzazione delle oltre 61mila sezioni elettorali nel Paese. La cifra è comprensiva della vigilanza ai seggi e le predisposizioni generali per la sicurezza a carico del ministero dell'Interno, di 70 milioni circa. Dieci milioni poi servirebbero per le tariffe agevolate in occasione degli spostamenti in treno e aereo degli elettori.


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