Data: 12/05/2018 22:00:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - Saranno in vigore dal 1� luglio 2018 le modifiche pi� importanti introdotte dal d.lgs. n. 98/2017 che si � occupato della "Razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di circolazione e di propriet� di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, finalizzata al rilascio di un documento unico" ai sensi dell'art. 8, comma 1, lettera d), della legge n. 124/2015.

Il provvedimento ha istituito il c.d. "documento unico di circolazione veicoli e propriet�" che accorpa in un solo atto i dati riguardanti circolazione (libretto di circolazione) e propriet� (certificato di propriet�) di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi.

Numerose disposizioni del decreto sono entrate in vigore un mese dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (avvenuta il 24 giugno 2017), ma per la parte pi� corposa sar� necessario attendere il prossimo 1� luglio affinch� il documento unico di circolazione diventi effettivamente realt�: da tale data, infatti, diverr� operativo quanto stabilito dall'art. 5, commi 1 e 2 del provvedimento.
Nel dettaglio, si tratta delle modifiche al Codice della Strada, dell'introduzione dell'obbligo del documento unico per chi da quella data acquista un veicolo (mentre resteranno validi i documenti sui mezzi gi� circolanti, fino all'aggiornamento) e delle nuove modalit� di radiazione dal PRA, ad esempio per mancato pagamento del bollo auto per tre anni consecutivi (leggi: Auto: dal 2018 con il documento unico per chi non paga il bollo radiazione sicura).

Circolazione: il nuovo "documento unico"

Come stabilito dal decreto, nella nuova carta di circolazione denominata "documento unico", andranno annotati i dati tecnici e di intestazione del veicolo, quelli validati dal PRA circa la situazione giuridico-patrimoniale del mezzo e quelli riguardanti la cessazione dei veicolo dalla circolazione conseguente alla demolizione auto o alla sua definita esportazione all'estero.
Sul documento, inoltre, saranno annotati anche eventuali privilegi o ipoteche, cos� come provvedimenti amministrativi e giudiziari annotati presso il PRA che incidono sulla propriet� e sulla disponibilit� del veicolo nonch� i provvedimenti di fermo amministrativo.
Il documento unico, rilasciato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), andr� di fatto a sostituire quelli attualmente previsti per i veicoli assoggettati al regime dei mobili registrati ovverosia la Carta di Circolazione, rilasciata dalla motorizzazione civile e il Certificato di Propriet�, necessario all'atto della cessione o dell'alienazione del mezzo, il cui rilascio � affidato alla competenza dell'ACI-PRA. Questi saranno sintetizzati in un unico documento redatto secondo il modello Europeo e secondo gli standard della direttiva 1999/37/CE.
Ciononostante, manterranno validit� le carte di circolazione rilasciate prima dell'entrata in vigore del decreto, nonch� quelle rilasciate successivamente, fino al 1� luglio 2018; invece, i veicoli immatricolati dopo tale data avranno un solo "foglio" uguale all'attuale libretto e le generalit� dell'intestatario del mezzo ivi riportate avranno valore anche di attestato di propriet�.
Al fine di ottenere il rilascio del documento unico, l'interessato dovr� presentare apposita istanza alla Motorizzazione oppure utilizzare lo Sportello Telematico dell'automobilista (STA) in sede di prima immatricolazione, reimmatricolazione o aggiornamento conseguente al trasferimento di propriet� del veicolo, tutto corredato dalla necessaria documentazione e avvalendosi di un modello unificato.

Gli "effetti" del nuovo documento unico

Con le nuove disposizioni l'Italia si allinea a quanto gi� avviene negli altri Paesi europei poich� il foglio unico "consentir� di ottimizzare i costi di produzione, archiviazione e controllo a carico dell'amministrazione".

Il documento unico, quindi, non solo avvantagger� lo Stato che, non dovendo pi� amministrare due documenti per mezzo, potr� gestire in maniera pi� efficiente le informazioni contenute nelle due banche dati (ANV e PRA) evitandone un disallineamento, ma anche il cittadino che andr� incontro a meno costi e meno burocrazia anche nella compravendita di veicoli.

Infatti, in luogo degli attuali diritti da pagare alla Motorizzazione e degli importi dovuti per l'iscrizione e la trascizione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) di ogni veicolo, sar� introdotta una tariffa unica che consentir� di risparmiare su ogni pratica di immatricolazione e in caso di passaggio di propriet�.

Nel caso delle tariffe PRA, facente capo all'ACI, per iscrizione o trascrizione dei veicoli, si stima un risparmio di 7 euro (circa 20 euro rispetto agli attuali 27): quindi, in caso di acquisto di un nuovo veicolo, la tariffa unica dovrebbe essere di 29 euro, ovvero 20 euro al PRA per l'iscrizione pi� 9 euro da versare al Ministero delle Infrastrutture.

Per i passaggi di propriet�, invece, ad essere eliminati sarebbero i due bolli aventi un costo totale di 32 euro per il rilascio della carta di circolazione, in quanto in sede di di passaggio sar� consegnato esclusivamente un tagliando da apporre sulla vecchia carta.

Tuttavia, per avere una contezza concreta dell'entit� dei risparmi sar� necessario attendere la determinazione precisa della tariffa unica che la normativa ha affidato a un decreto interministeriale MIT, MEF e Giustizia, in misura comunque non superiore alla somma dell'importo delle due tariffe previste dalla normativa vigente.
Si rammenta, infine, come la vigilanza sull'ACI sar� esercitata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri mentre, limitatamente all'attivit� di tenuta del PRA, se ne occuper� il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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