Data: 16/05/2018 12:30:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - La fatidica data del 25 maggio � sempre pi� vicina e con essa l'entrata in vigore del Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali n. 679/2016, noto anche come "GDPR" (General Data Protection Regolation) che comporter� modifiche in gran parte al nostro Codice Privacy.

Leggi Gdpr: addio codice privacy dal 25 maggio
Nel frattempo, il Garante della Privacy ha reso disponibile sul proprio sito internet il Fac-Simile (sotto allegato) riguardante la Comunicazione dei dati di contatto del Responsabile della Protezione dei Dati - RPD.

La comunicazione del Responsabile della Protezione dei dati

Infatti, ai sensi dell'art. 37, paragrafo 7, del Regolamento UE/2016/679 occorre che i soggetti pubblici e privati comunichino al Garante per la protezione dei dati personali il nominativo del Responsabile della Protezione dei dati, se designato.
Scopo della disposizione, si legge nel comunicato stampa sul sito del Garante, � quello di garantire che le autorit� di controllo possano contattare il Responsabile della Protezione dei Dati in modo facile e diretto. Infatti, in base all'articolo 39, paragrafo 1, lettera e) del Regolamento, il Responsabile della Protezione dei Dati funge da punto di contatto fra il singolo ente o azienda e il Garante.

Comunicazione del nominativo Dpo: in arrivo la procedura telematica

Il Garante assicura come nei prossimi giorni sul sito www.garanteprivacy.it sar� resa disponibile una procedura online per la comunicazione del nominativo (per completare la quale sar� necessario utilizzare un dispositivo di firma digitale).
Si sottolinea, infatti, come il modello Fac-Simile non dovr� essere utilizzato per effettuare tale comunicazione al Garante, bens� per familiarizzare con l'adempimento e iniziare a verificare, prima dell'avvento della compilazione online, quali saranno le informazioni richieste.

DPO: il Fac-simile per la comunicazione dei dati

Pertanto, secondo quanto stabilito dall'art. 37 del Regolamento, la comunicazione dei dati riguarder� la nuova figura del il "Dpo" ovvero il "data protection officer" (per approfondimenti: Privacy: chi � obbligato alla nomina del Dpo?) a cui saranno tenute sia Pubbliche amministrazioni che imprese. I dati inviati telematicamente permetteranno la creazione e gestione di un elenco nazionale dei Dpo.
La Sezione A, in primis, richiede i "Dati del soggetto che effettua la comunicazione" ricomprendendovi nome e cognome, email, la qualit� di rappresentante legale o delegato del rappresentante legale e la presa visione sull'informativa sul trattamento dei dati personali.
La Sezione B, invece, indica i "Dati del Titolare/Responsabile del trattamento", con una sottosezione riguardante i "Gruppi imprenditoriali" per i quali, si rammenta, � possibile nominare anche un altro Dpo facilmente raggiungibile da ogni stabilimento.
Se il soggetto che effettua la comunicazione � una controllata, inoltre, andr� indicato se la controllante ha gi� comunicato i dati del RPF al Garante o se trattasi di soggetto straniero che ha effettuato la dovuta comunicazione all'Autorit� di controllo di altro stato membro.
La Sezione C, invece, riguarda il "Responsabile della Protezione dei dati" e andr� indicato, tra l'altro, se trattasi di persona fisica o giuridica, se la designazione � effettuata all'interno o all'esterno dell'azienda. Infine, la Sezione D � deputata alla "Pubblicazione dei dati di contatto".

Lo schema di decreto per l'adeguamento al GDPR

Intanto, nonostante sia quasi prossima l'entrata in vigore delle novit� in materia di privacy, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha divulgato lo schema di decreto legislativo recante le disposizioni volte all'adeguamento della normativa nazionale alle previsioni del Regolamento (UE) 2016/679. Si attende, ora, l'inoltro alle competenti commissioni parlamentari e il parere del Garante della Privacy.
La bozza del provvedimento (sotto allegato), come auspicabile, modifica in maniera radicale il codice in materia di protezione dei dati personali di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196: dal titolo, alle premesse, passando per le diverse Parti del provvedimento, lo schema di decreto punta ad adeguarlo alle novit� comunitarie stabilendo altres� l'abrogazione di diversi Titoli, Capi, Sezioni, articoli e allegati del codice.

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