Data: 31/05/2018 18:29:00 - Autore: Marina Crisafi
di Marina Crisafi - 25 milioni di euro, oltre a 30 milioni per ogni semestre di ritardo nella messa a norma delle aree sprovviste di reti fognarie o di sistemi di trattamento delle acque reflue. A tanto ammonta la multa imposta dalla Corte di Giustizia Ue all'Italia per il mancato rispetto del nostro paese delle norme sulle acque reflue.

L'Italia, si ricorda, era gi� stata condannata nel 2012 dalla Corte Ue. Successivamente nel 2016, alla scadenza del termine, non erano ancora state prese le misure necessarie per adeguarsi alla sentenza e la Commissione europea aveva presentato un altro ricorso alla corte chiedendo di multare il nostro paese. Oggi, a distanza di 6 anni dalla prima sentenza, sono ben 74 (rispetto ai 109 iniziali) gli agglomerati urbani, sparsi in 18 regioni d'Italia, che continuano a non rispettare le norme Ue sulle acque reflue, perch� non hanno le fogne o i depuratori a norma.

Da qui, per via del "grave ritardo" nel seguire le disposizioni europee (applicabili dal 31 dicembre 2000!), la maximulta di 25 milioni che il nostro paese dovr� versare nel bilancio Ue, oltre a 30 milioni per ogni semestre di ritardo da oggi sino all'esecuzione integrale della sentenza del 2012.


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