Data: 19/06/2018 09:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

di Annamaria Villafrate - Per imprese e liberi professionisti l'obbligo della PEC esiste da diversi anni e gli indirizzi sono inseriti nell'Indice nazionale dedicato. Le PEC delle pubbliche amministrazioni invece sono contenute nell'IPA, l'indice nazionale degli indirizzi di posta elettroniche degli enti pubblichi e dei gestori di pubblici servizi. L'inserimento della PEC in questi indici trasforma l'indirizzo in domicilio digitale. A questo punto manca solo quello dei cittadini e degli enti di diritto privato, che secondo il CAD, ovvero il Codice dell'Amministrazione Digitale, sar� operativo dall'inizio del 2019.

Indice:

Pec: per professionisti, aziende e PA � gi� realt�

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Da anni liberi professionisti e aziende hanno la PEC. I loro indirizzi sono contenuti presso INI, l'Indice nazionale degli Indirizzi PEC delle imprese e dei liberi professionisti appartenenti a un ordine o a un collegio presente sul territorio nazionale. Istituito dal Ministero dello Sviluppo economico, l'indice � gestito da Infocamere e attualmente contiene pi� di 6 milioni di domicili digitali, ossia di indirizzi di posta elettronica certificata. A questa banca dati si affianca l'IPA, l'indice che raccoglie gli indirizzi PEC delle pubbliche amministrazioni.

Riferimenti normativi INI - IPA

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Ecco i riferimenti normativi:

- INI -PEC: Decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012 "Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese" e decreto attuativo 19 marzo 2013;

- IPA - PEC: Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 "Codice dell'amministrazione digitale" e decreto legge n. 185 del 29 novembre 2008 convertito dalla legge n. 2 del 2009

Domicilio digitale cittadini alle porte

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Prima dell'estate sar� pronta la piattaforma informatica che gestir� le caselle di posta elettronica certificata dei cittadini. In questo modo le pubbliche amministrazioni potranno recapitare atti e comunicazioni senza spendere denaro in raccomandate con ricevuta di ritorno. Solo nel 2017, grazie alle PEC di aziende, professionisti e pubbliche amministrazioni si sono risparmiati 132 milioni di euro. Infocamere ha messo a punto l'intero sistema, ora spetta ad Agid realizzare l'indice nazionale dei domicili digitali delle persone fisiche e degli enti di diritto privato, che secondo il Codice dell'amministrazione digitale sar� operativo a partire dal 2019.

E chi non ha il computer?

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Niente paura! Il Codice dell'amministrazione digitale prevede che, chi non avr� la possibilit� di avere una PEC per gestire le comunicazioni con la Pubblica Amministrazione continuer� a ricevere le raccomandate di carta, anche se l'obiettivo finale � di realizzare un rapporto cittadino - pubblica amministrazione solo in forma elettronica. Servir� quindi un decreto per stabilire il modo in cui si dovranno raggiungere coloro che non hanno la possibilit� di dotarsi di un indirizzo PEC.

Domicilio digitale: quando sar� tutto pronto?

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Difficile quindi capire quando il sistema sar� a pieno regime per tutti. Manca infatti un passaggio fondamentale e parecchio laborioso: il transito dell'indice dei domicili digitali delle persone fisiche nell'Anagrafe della popolazione residente di quasi 8.000 municipi.

Non solo. Pi� di un terzo di professionisti e di aziende non hanno ancora ottemperato all'obbligo di munirsi di una PEC. In Italia i pi� diligenti al momento sono i lombardi, seguiti dagli abitanti di Lazio e Veneto. C'� ancora parecchio da fare per realizzare pienamente lo Spid (sistema pubblico di identit� digitale).


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