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Data: 19/06/2018 12:00:00 - Autore: Lucia Izzo di Lucia Izzo - È stato il d.P.R. n. 195/2004, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 181 del 4 agosto 2004, a regolamentare la disciplina e l'accesso al servizio di informazione giuridica del Centro Elettronico di Documentazione (C.E.D.) della Corte suprema di Cassazione. Il Ced, come spiega lo stesso Regolamento, funziona da banca dati e svolge un servizio pubblico di informatica giuridica, per diffondere la conoscenza della normativa, della giurisprudenza e della dottrina giuridica.
Cos'è il Ced Cassazione?[Torna su] Nell'ambito della Corte di cassazione, il Ced rappresenta una struttura autonoma, alle dirette dipendenze della Prima Presidenza. Il suo compito, spiega la stessa Cassazione sul suo sito istituzionale, consiste: a) nel fornire a tutti i magistrati italiani (e in particolare a quelli della Corte di cassazione), ai magistrati europei che ne facciano richiesta e al pubblico degli abbonati (avvocati, istituzioni pubbliche e private, quali Ministeri, Università, etc.) servizi informatici aventi ad oggetto la realizzazione, la gestione e la messa a disposizione per la consultazione degli archivi di giurisprudenza e di legislazione (c.d. informatica giuridica); b) nel fornire alle strutture amministrative e ai magistrati della Corte servizi informatici destinati concernenti la gestione informatica dei processi (sia civili che penali) dal momento del deposito del ricorso al momento della pubblicazione della sentenza e della restituzione degli atti al giudice a quo (c.d. informatica giudiziaria). Le competenze del C.E.D.[Torna su] Il C.E.D., che ha anche realizzato e gestisce il sito web www.cortedicassazione.it e la banca-dati Italgiure, conta numerose competenze. Oltre a compiti di informatica giudiziaria e giuridica, si occupa di: - programmi di sviluppo per l'automazione degli uffici della Corte; rapporti con i magistrati ed i dirigenti degli uffici; forniture hardware e software, indagini di mercato, collaudi; realizzazione e manutenzione dei programmi di gestione dei servizi amministrativi della Corte; assegnazione di dotazioni informatiche ai magistrati e agli uffici; assistenza hardware e software, in particolare assistenza ai magistrati dotati di personal computer portatili; organizzazione di corsi di formazione per i magistrati ed il personale. - coordinamento del servizio di informatizzazione delle sentenze civili e penali e del servizio dell'Ufficio del massimario e del ruolo. - attività di conversione informatica dei documenti della Corte, formazione degli archivi di documentazione giuridica e adeguamento tecnologico del sistema di ricerca ItalgiureWeb. - gestione dell'archivio dei procedimenti civili e penali, con accesso consentito agli avvocati tramite smartcard. - collaborazione con la commissione flussi del Consiglio direttivo della Corte Suprema di Cassazione. - collaborazione al progetto previsto dal D.L. 22 dicembre 2008 n. 206 di costituzione di una banca dati pubblica e gratuita della normativa vigente. Italgiure e la consultazione gratuita delle sentenze[Torna su] Dal 2014, inoltre, è stato concesso a tutti gli interessati l'accesso gratuito alla banca-dati Italgiure per quanto riguarda la libera consultazione delle sentenze della Corte di Cassazione al seguente link: http://www.italgiure.giustizia.it/sncass/ Leggi anche: Come e dove trovare una sentenza gratis su internet Il servizio mira alla maggior trasparenza e fruibilità del "servizio giustizia" da parte di tutti i cittadini e non solo degli operatori del settore. Sarà infatti possibile accedere a tutte le sentenze civili e penali della Corte di Cassazione dal 2013 a oggi, rintracciabili attraverso la maschera di ricerca tramite numero e anno del provvedimento, oppure per parola chiave o per riferimento normativo. Non solo sarà possibile accedere al file PDF del provvedimento, ma anche alla copia testuale della sentenza. Nonostante non sia garantito l'accesso ai provvedimenti anteriori al 2013, la ricerca consentirà comunque di rintracciare gli atti della Cassazione in cui tali provvedimenti siano menzionati. Le sentenze più recenti, invece, sono di norma disponibili entro uno/due giorni dalla pubblicazione, eccetto i provvedimenti "in fase di oscuramento", ovvero le sentenze in materia di diritti personali e che contengono dati sensibili, che saranno disponibili solo a conclusione dell'oscuramento. È prevista anche una modalità in abbonamento che consente di accedere a una serie di categorie a pagamento, ad esempio alle Massime civili e penali della Cassazione, alle massime e alle sentenze della Corte Costituzionali, alle massime di Consiglio di Stato e T.A.R., alle sentenze di Corte dei Conti, Commissioni Tributarie e molto altro. |
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