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Data: 30/06/2018 17:30:00 - Autore: Annamaria Villafrate di Annamaria Villafrate - Buone notizie per le donne vittime di violenza inserite in percorsi di protezione da parte dei servizi sociali del Comune di residenza, centri anti -violenza o case rifugio. Il decreto del Ministro del lavoro 11 maggio 2018 (pubblicato ieri in Gazzetta e sotto allegato) prevede per il triennio 2018, 2019, 2020 sgravi contributivi fino a 350 euro al mese in favore delle cooperative sociali che assumono donne vittime della violenza di genere. Il decreto fissa un budget di un milione di euro all'anno e prevede che gli sgravi sono riconosciuti in base all'ordine di presentazione delle domande da parte delle cooperative datrici di lavoro. Nessuno sgravio invece per i premi e contributi Inail. Indice:
Sgravi per le coop che assumono donne vittime di violenza[Torna su]
L'articolo 1 del decreto 11 maggio 2018 del Ministro del lavoro, in attuazione dell'art. 1, comma 220, della legge n. 205 del 27/12/2017, riconosce alle cooperative sociali di cui alla legge n. 381/1991 l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali fino a 350 euro al mese, se dal primo gennaio al 31 dicembre 2018 assumono, con contratti a tempo indeterminato, "donne vittime di violenza di genere, inserite nei percorsi di protezione, debitamente certificati dai centri di servizi sociali del comune di residenza o dai centri anti-violenza o dalle case-rifugio." L'esonero dal pagamento dei contributi previdenziali, che non riguarda premi e contributi Inail, è riconosciuto per il 2018, 2019, 2020 fino all'esaurimento del budget annuale di un milione di euro. Cosa si deve fare per essere ammessi al beneficio?[Torna su]
Per essere ammessi allo sgravio contributivo, le cooperative devono produrre per ogni assunzione i documenti che certificano "il percorso di protezione rilasciata dai servizi sociali del comune di residenza o dai centri anti-violenza o dalle case-rifugio". Chi arriva prima ha più possibilità[Torna su]
Il decreto prevede che le agevolazioni contributive sono riconosciute dall'Inps "in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande da parte delle cooperative sociali" nei limiti delle risorse fissate dal decreto di un milione all'anno. |
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