Data: 09/07/2018 22:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax – Un raccolta firme per introdurre l'ora di educazione alla cittadinanza, come materia curricolare, nelle scuole di ogni ordine e grado (leggi anche Scuola: educazione civica come materia obbligatoria).

Parte da Firenze, il prossimo 20 luglio, ed abbraccia tutto il Paese, la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare che, con una delegazione di sindaci, Dario Nardella, sindaco del capoluogo toscano, ha depositato in Corte di Cassazione il 14 giugno scorso.

La raccolta firme per l'ora di educazione alla cittadinanza a scuola

Si tratta di una iniziativa di piazza dei sindaci italiani, nata con il sostegno dell'Anci, per introdurre l'ora di educazione alla cittadinanza, come materia curricolare, nelle scuole di ogni ordine e grado. La proposta di legge di iniziativa popolare era stata promossa dal Comune di Firenze e dal Consiglio Nazionale dell'Anci il 16 maggio scorso.

Dal 20 luglio partiranno le giornate di mobilitazione dei sindaci italiani, per arrivare alle cinquantamila firme in sei mesi necessarie per il deposito della proposta di legge in parlamento. Si tratta di una proposta di legge, lanciata dal comune di Firenze, abbracciata dall'Anci. L'obiettivo, come chiarito dal presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro è di «far crescere nelle nuove generazioni il senso di appartenenza alla comunità che è la base del vivere civile e solidale. L'ora di educazione alla cittadinanza, oltre a far conoscere i principi costituzionali, investirà su un aumento di consapevolezza rispetto ai beni di tutti e rispetto alle norme comportamentali. Farà capire, cioè, che il comportamento di ciascuno di noi, si tratti di rispettare una panchina o un concittadino, non è indifferente».

A fargli eco il sindaco Nardella: «L'introduzione dell'educazione alla cittadinanza come materia obbligatoria e con voto, in ogni scuola di ordine e grado – evidenzia il primo cittadino - è estremamente importante e come sindaco avverto la necessità di intervenire a partire dai banchi di scuola per formare dei buoni cittadini, rispettosi delle istituzioni e delle regole basilari di convivenza, dotati di un grande senso civico e di appartenenza alla comunità in cui vivono. Per noi l'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza ha lo stesso valore delle altre materie scolastiche e mi auguro che la stessa rilevanza venga data anche dalle famiglie e dai nostri concittadini in generale».

Nelle città italiane dunque gazebo e banchetti per la raccolta di firme che si propongono, su questo delicato tema, di coinvolgere in questa battaglia di civiltà quanta più gente possibile. Per l'occasione sarà distribuito materiale informativo e sarà illustrato l'articolato della proposta di legge.


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