Data: 28/07/2018 16:41:00 - Autore: Annamaria Villafrate

di Annamaria Villafrate - I dipendenti ricevono l'eventuale rimborso derivante dalla dichiarazione dei redditi modello 730 nella busta paga di luglio mentre i pensionati dai mesi di agosto e settembre. Non sempre per� il rimborso avviene in questo modo. L'Agenzia delle Entrate infatti provvede direttamente al rimborso del contribuente quando, rilevate modifiche alla dichiarazione, rispetto alla precompilata procede a determinati controlli preventivi e risulta, tra l'altro un credito superiore a 4000 euro. Crediti cos� alti possono essere il frutto di oneri deducibili non conteggiati o di imposte pagate in eccedenza. Dal 7 maggio di quest'anno per�, con la compilazione assistita, il contribuente che apporta delle modifiche alla precompilata non � soggetto a controlli sui dati non modificati.

Indice:

Rimborso crediti da parte dei sostituti d'imposta

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Qualora un dipendente, in virt� della propria dichiarazione dei redditi con modello 730 risulti a credito ha diritto al rimborso dell'importo relativo direttamente nella busta paga di luglio, mentre i pensionati a partire dai mesi di agosto e settembre. Detto questo, chi non ha un sostituto d'imposta come il datore di lavoro o l'ente pensionistico, se risulta risultare a credito, viene rimborsato direttamente dall'Agenzia delle Entrate. Questo per� non � l'unico caso in cui � l'Agenzia a provvedere al rimborso.

Modello 730: casi di rimborso dell'Agenzia delle Entrate

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Il comma 3-bis dell'art. 5 del dlgs n. 175/2014 prevede infatti che: Nel caso di presentazione della dichiarazione direttamente ovvero tramite il sostituto d'imposta che presta l'assistenza fiscale, con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell'imposta e che presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate ovvero determinano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro, l'Agenzia delle entrate pu� effettuare controlli preventivi, in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa, entro quattro mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa e' successiva a detto termine. Il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni di controllo preventivo � erogato dall'Agenzia delle entrate non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa � successiva a detto termine. Restano fermi i controlli previsti in materia di imposte sui redditi." Insomma il rimborso delle somme a credito da parte dell'Agenzia delle Entrate pu� verificarsi anche dopo i controlli preventivi. Vediamo quando si possono effettuare.

Controlli preventivi: quando avvengono?

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Dalla lettura dell'art. 5 comma 3 bis del dlgs n. 175/2014 emerge che i controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate avvengono quando si riscontrano nel modello inviato:

  • "modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell'imposta;
  • e che presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate n. 127084/2018 (sotto allegato);
  • ovvero determinano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro."

Eseguiti i controlli entro 4 mesi dall'invio della dichiarazione (o dalla data della trasmissione, se successiva) e verificata la sussistenza del diritto al rimborso per la sussistenza di una delle situazioni previste dal comma 3bis dell'art. 5, l'Agenzia delle entrate lo erogher�, non oltre il sesto mese successivo dalla presentazione della dichiarazione, direttamente sul conto del contribuente o con vaglia della Banca d'Italia.

In quali casi il rimborso pu� superare i 4.000 euro?

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I casi in cui � possibile avere diritto ad un rimborso superiore a 4000 euro si verificano, ad esempio, quando non sono stati presi in considerazione importi deducibili o la detraibili, come l'assegno al coniuge, i contributi degli addetti ai servizi domestici, le erogazioni liberali, i contributi previdenziali complementari o le eccedenze di imposta di precedenti dichiarazioni.

Con la compilazione assistita la precompilata sfugge ai controlli

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Come riporta il sito dell'Agenzia delle Entrate per� a partire dal 7 maggio 2018 "chi presenta la dichiarazione precompilata direttamente all'Agenzia delle Entrate potr�, in alternativa alla tradizionale funzionalit� di modifica, compilare in modo "assistito" i dati relativi agli oneri detraibili e deducibili da indicare nelle sezioni I e II del quadro E. In particolare, il contribuente che intende modificare la propria dichiarazione 730 potr� inserire nuove spese (ad esempio uno scontrino della farmacia non pervenuto nella banca dati del Sistema Tessera Sanitaria) oppure modificare, integrare o non utilizzare i dati degli oneri comunicati dai soggetti terzi." Il contribuente che si avvale della compilazione assistita, non sar� sottoposto ai controlli preventivi dell'Agenzia, se non in relazione ai dati aggiunti o rettificati dal contribuente. "Non verr�, quindi, effettuato il controllo sui dati relativi agli oneri indicati nella dichiarazione precompilata che non sono stati modificati."

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