Data: 29/07/2018 15:00:00 - Autore: Francesco Pandolfi
Avv. Francesco Pandolfi - Quando si presenta un'istanza per il rinnovo del porto di fucile ad uso caccia e questa viene respinta, per regola i requisiti attitudinali o di affidabilità di chi chiede la licenza devono essere desunti da comportamenti della persona interessata.
Le condotte da osservare possono essere anche diverse da quelle che hanno componenti penali, o che sono state accertate in occasione di un procedimento penale; tuttavia devono avere un loro significato specifico in relazione al tipo di attività da svolgere, specie quando svelano una mancanza dei requisiti o delle qualità richieste per l'esercizio di quell'attività.
Questo è il criterio di fondo.

Il ruolo di base dell'Amministrazione

La sua funzione è valutativa.
Ha un potere discrezionale così ampio che è in grado di valutare con il massimo rigore qualsiasi circostanza consigli l'adozione del provvedimento di revoca o il diniego di un'autorizzazione di polizia.
Questo perché persegue il fine di prevenire la commissione di reati e di fatti lesivi per la sicurezza pubblica.

Il ruolo della persona interessata

Deve dimostrare di essere senza difetti, di essere esente da indizi negativi anche minimi e, ultimo ma non ultimo: affidabile.
Se ha avuto in precedenza altre autorizzazioni, ebbene queste devono essere tenute in considerazione senza che si affievolisca l'attività di controllo sull'attuale sussitenza delle condizioni in sede di richiesta di rinnovo della licenza.

Il ruolo specifico dell'Amministrazione

E' quello di adoperare il potere che la Legge gli riconosce rispettando i canoni della discrezionalità amministrativa: in pratica deve porre attenzione alla motivazione del suo provvedimento, che va predisposto in maniera logica e ragionevole.
Un aspetto degno di nota di questo complesso processo valutativo è che in motivazione essa deve dare conto dell'istruttoria che ha svolto, così da poter spiegare e far comprendere come e perchè la persona sia ritenuta, ad esempio, pericolosa.

Come l'Amministrazione deve valutare una vecchia condanna

Semplicemente non limitandosi a mettere in evidenza che, nella storia della persona interessata, compare una vecchia condanna (pensiamo, ad esempio, al caso ricorrente delle condanne isolate per guida in stato di ebbrezza).
Deve, invece, dire in concreto qual'è l'incidenza di questa condanna con il giudizio di affidabilità e/o probabilità di abuso nell'uso della licenza.
Se non lo facesse, il suo provvedimento potrebbe essere impugnato con un ricorso.
In effetti, se da una parte sembra vero che la condotta di chi ha guidato in passato in stato di ebbrezza possa in qualche modo contribuire ad incrinare l'immagine di affidabilità di colui che intende essere autorizzato a portare armi con se, dall'altra il carattere isolato dell'eventuale condanna, l'unicità del fatto, il non avere mai l'interessato tenuto comportamenti di abuso delle armi, sono tutte circostanze che impongono un'istruttoria approfondita e una solida motivazione per arrivare a dire che si nota uno scarso equilibrio caratteriale o un'indole incline alla violenza.

In pratica

Prima di arrivare a dare un giudizio di pericolosità sociale della persona interessata, l'Amministrazione ha il non secondario compito di motivare con cura tale valutazione, pena il ricorso.

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