|
Data: 31/07/2018 22:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli di Valeria Zeppilli – Dopo la separazione, ognuno dei genitori deve adoperarsi affinché i figli minori mantengano un rapporto sereno ed equilibrato con l'altro. Se non lo fa, rischia infatti di perdere l'affidamento dei figli. Si guardi ad esempio a quanto deciso dal Tribunale di Castrovillari con la sentenza numero 728/2018 qui sotto allegata, ovverosia l'affidamento esclusivo del figlio al padre a causa della condotta ostruzionistica della madre verso il recupero della figura paterna. Comportamento ostruzionistico della madreLa donna, in particolare, aveva ostacolato in tutti i modi i rapporti del bambino con il papà, assecondando (e non contrastando) il rifiuto della figura paterna e rafforzando in lui l'idea del "padre cattivo". Nel corso del giudizio erano emersi sia l'attaccamento morboso della madre nei confronti del figlio e il rapporto simbiotico tra i due, sia l'incapacità della donna di assumere posizioni di contrasto rispetto al minore e la sua assoluta inconsapevolezza della necessità della presenza del padre per la serenità e l'equilibrio del figlio. Collocamento del minore presso una struttura protettaTuttavia, il minore riteneva di essere stato abusato sessualmente dal padre e, nonostante l'archiviazione del relativo procedimento penale, continuava a rifiutare sia il genitore che i familiari della linea paterna, con conseguente impossibilità di collocamento dello stesso presso di loro. Di fronte alla necessità, rilevata dai giudici, di interrompere ogni rapporto della madre con il figlio per almeno sei mesi, è stato quindi disposto il collocamento del piccolo presso una struttura protetta "al fine di consentire un autonomo riassetto psicologico del minore in un contesto neutrale, scevro da condizionamenti di sorta". L'inversione di collocamento, infatti, non era possibile senza un'opportuna fase di transizione. Sulla stessa vicenda leggi anche: "Basta impedire al padre di vedere il figlio per due giorni per commettere reato" |
|