Data: 31/07/2018 21:06:00 - Autore: Redazione

di Redazione - 800mila euro di multa per marketing aggressivo. � la sanzione inflitta a Vodafone dal Garante privacy, come reso noto dallo stesso nella newsletter di oggi. L'ingiunzione "per aver svolto attivit� di marketing in violazione della normativa antecedente al Regolamento europeo" fa seguito ad un precedente provvedimento con il quale il Garante aveva vietato alla societ� telefonica l'invio di sms e l'effettuazione di chiamate per finalit� di marketing a chi non avesse manifestato uno specifico consenso o avesse addirittura chiesto di non essere pi� disturbato con offerte commerciali.

Vodafone: le violazioni contestate dal Garante

Una decisione adottata dopo una complessa istruttoria e accertamenti ispettivi "dai quali era emerso � prosegue la nota del Garante - che in meno di due anni milioni di persone erano state contattate attraverso telefonate o sms senza il loro consenso".

Da qui la contestazione a Vodafone delle violazioni previste dalla normativa privacy per l'effettuazione delle telefonate promozionali e l'invio di sms a un rilevante numero di utenti di telefonia fissa e mobile senza il loro consenso, nonch� quella per aver realizzato gli illeciti utilizzando banche dati di particolare rilevanza e dimensioni.

Pur considerando in termini favorevoli "l'atteggiamento della societ� che ha intrapreso una serie di misure volte a mettersi in regola � il Garante - ha ritenuto che le violazioni commesse fossero di maggiore gravit� rispetto a precedenti applicazioni di sanzioni della medesima specie, tenuto conto sia dell'elevatissimo numero di contatti realizzati in meno di due anni, sia dei differenti canali di contatto utilizzati (telefono fisso, mobile, sms) che hanno innalzato in modo esponenziale il livello di invasivit� delle campagne promozionali, sia la grandezza dell'operatore".

Multa di 800mila euro

In ordine alla prima violazione, la societ� si � avvalsa del pagamento in misura ridotta ed ha definito subito la questione, si legge in newsletter.

Quanto alla seconda violazione, invece, per cui non � possibile avvalersi della medesima facolt�, l'Authority ha applicato, dunque, la sanzione prevista per i casi di violazioni commesse, anche in tempi diversi, in relazione a banche dati di particolare rilevanza o dimensione, "aumentata del quadruplo avendo ritenuto che in ragione delle condizioni economiche del contravventore la sanzione pecuniaria cos� determinata risultasse inefficace, come previsto dall'art. 164-bis, comma 4, del Codice". Da qui, l'aumento dell'importo della sanzione da 200mila a 800mila euro.

Unc: ora attuare legge contro telemarketing

Il provvedimento del Garante ha ricevuto il plauso dell'Unione Nazionale Consumatori che, con una nota del proprio presidente, Massimiliano Dona, ha commentato l'"ottima notizia", chiedendo per� di mettere fine ora alle "telefonate indesiderate o addirittura moleste". "E' urgente che siano varati al pi� presto i provvedimenti attuativi che servono a rendere definitivamente operativa la legge n. 5 dell'11 gennaio 2018" ha affermato infatti Dona, perch� "nonostante la riforma sia entrata in vigore il 4 febbraio � mancano ancora oggi - i prefissi unici che servono ad identificare e distinguere le chiamate telefoniche per finalit� statistiche da quelle per pubblicit�, vendita e comunicazione commerciale. Numeri che dovevano essere individuati dall'Autorit� delle Comunicazioni entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge".

Ci auguriamo � conclude Dona "che questa sanzione abbia un potere dissuasivo rispetto ad un telemarketing ormai selvaggio".


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