Data: 05/08/2018 12:00:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - Continuare a lavorare rinviando la pensione pu� sembrare assolutamente in controtendenza laddove si pensi a tutti coloro che agognano di raggiungere l'et� e i requisiti per abbandonare il mondo del lavoro oppure cercano escamotage per andare in pensione in anticipo.

Eppure, questa possibilit� c'� ed � lo Stato stesso a incentivare il rimandare di qualche anno l'accesso alla pensione con alcune misure ad hoc. Una di queste � il c.d. bonus part-time destinato proprio ai lavoratori prossimi al pensionamento.

Indice:

Bonus part-time pensione: cos'� e chi pu� richiederlo?

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Questa misura, introdotta dalla Legge di Stabilit� del 2016 e in vigore fino alla fine del 2018, � rivolta ai lavoratori che abbiano raggiunto l'et� per la pensione di vecchiaia (66 anni e 7 mesi e 20 di contributi) oppure per quella anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, un anno in meno per le donne).

Questi potranno scegliere di continuare a lavorare per un massimo di 3 anni, ma, in tal caso, dovranno trasformare il proprio contratto di lavoro passando dal tempo pieno al tempo parziale, ovvero dall'orario di lavoro full-time al part-time.

Tuttavia, a poter beneficiare di tale possibilit� sono i soli lavoratori del settore privato, con contratti a tempo pieno e indeterminato, iscritti all'assicurazione obbligatoria Inps o sostitutive, che matureranno il diritto alla pensione entro il 31 dicembre 2018 raggiungendo i requisiti di et� e contribuzione minima.

Quali vantaggi per chi rimanda la pensione?

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Il lavoratore che sceglie di ritardare fino a un massimo di tre anni l'accesso alla pensione, accettando l'impiego part-time, potr� beneficiare di un bonus non tassato in busta paga, che si affianca alla piena retribuzione, e di altre agevolazioni contributive.
Il lavoratore, in tal modo, viene gradualmente accompagnato all'uscita dal lavoro, vedendosi riconosciuto uno stipendio che viene integrato in misura par alla contribuzione perduta con il passaggio all'orario part-time: in pratica alla retribuzione stabilita per l'orario ridotto andr� aggiunto il 33% di quella precedentemente riconosciuta.
Oltre ad ottenere un bonus esentasse in busta paga, il dipendente vedr� comunque tutelata la propria contribuzione: l'INPS, infatti, accrediter� i contributi sul 100% dello stipendio, e appare evidente che ci� andr� a beneficio anche dell'importo futuro dell'assegno previdenziale. L'azienda, invece, potr� in tal modo risparmiare sui costi del personale.

Pensioni: come richiedere il bonus part-time?

Beneficiando del bonus, il dipendente potr� ridurre l'orario di lavoro da un minimo del 40% a un massimo del 60%, decisione che dovr�, tuttavia, essere adottata previo accordo con il datore di lavoro.
Chi desidera richiedere il bonus, pertanto, dovr� accordarsi con il proprio datore di lavoro in quanto alla riduzione dell'orario e alla durata del bonus. L'accordo verr� trasmesso all'INPS e all'Ispettorato Territoriale del lavoro.

In seguito, azienda e lavoratore stipuleranno un contratto di lavoro part-time, in cui ci si accorda sulla percentuale di riduzione dell'orario, che verr� sottoposto al vaglio della Direzione territoriale del lavoro che rilascer� il nulla-ora entro 5 giorni dalla stipula del contratto stesso. Infine, bisogner� trasmettere l'istanza all'INPS telematicamente e attendere l'autorizzazione finale una volta accertata la congruit� rispetto alla copertura finanziaria.

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