Data: 22/08/2018 06:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � A detta del Consiglio distrettuale di disciplina forense di Roma, i legali non hanno alcun obbligo di chiamare i colleghi "avvocato", specie se si tratta di comunicazioni formali ma non avvenute nell'ambito dello svolgimento della professione.

Con la decisione qui sotto allegata, infatti, un avvocato si � visto respingere l'esposto proposto nei confronti di una collega, accusata di non essersi rivolta a lui nella maniera adeguata.

La vicenda

Pi� in particolare, la donna, per conto di alcuni clienti, aveva inviato al collega una missiva per contestare la causazione di danni da infiltrazioni nell'appartamento sottostante a quello di sua propriet�. Nella lettera, tuttavia, lo aveva chiamato pi� volte "dottore", pur sapendo che si trattava di un avvocato.

Quest'ultimo, quindi, ravvisando in tale scelta la volont� di prendersi gioco di lui, si era rivolto al Consiglio distrettuale di disciplina forense, lamentando una violazione degli obblighi di colleganza, correttezza e lealt� che gravano sui professionisti del foro.

La decisione

L'esposto, tuttavia, � stato archiviato per manifesta infondatezza in quanto, si legge nella decisione, sull'accusata non gravava nessun obbligo "di usare il termine Avvocato trattandosi peraltro di questione non attinente allo svolgimento dell'attivit� professionale".

Il precedente

Va in ogni caso detto che occorre stare bene attenti a come ci si rivolge ai colleghi: in una situazione simile, infatti, il CNF � giunto a una conclusione diversa.

Ci si riferisce alla sentenza numero 195/2006, con la quale � stato invece ritenuto colpevole un professionista che si era rivolto a una collega qualificandola semplicemente "signora" e privandola quindi del titolo d'avvocato (leggi in merito Avvocati: va sanzionato chi chiama la collega "signora").

Vi era per� una rilevante differenza rispetto alla pi� recente decisione: in quel caso l'espressione non era stata utilizzata al di fuori dell'attivit� professionale ma durante un'udienza. La stessa, inoltre, era stata accompagnata da espressioni sconvenienti e offensive, idonee a compromettere la dignit� e il prestigio del destinatario.

Si ringrazia l'Avv. Loreto Antonucci per la cortese segnalazione


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