Data: 04/09/2018 14:00:00 - Autore: Roberto Paternic�
di Roberto Paternic� - Poco significative potrebbero risultare le proposte di applicazione della "Flat tax" se non in un'ottica di revisione strutturale del sistema tributario IRPEF in relazione all'applicazione di detrazioni e deduzioni all'interno degli scaglioni legali d'imposta.
Una fonte d'incertezza per i singoli contribuenti che, a parit� di reddito, possono essere chiamati a pagare una diversa imposta a seconda del riconoscimento o meno di specifiche esimenti. Una situazione che causa una perdita di trasparenza del sistema con l'utilizzo di detrazioni/deduzioni all'interno degli scaglioni legali d'imposta differenziandosi su base individuale o familiare.

L'analisi della Corte dei Conti

Dall'analisi svolta dalla Corte dei Conti si rileva che il criterio della progressivit� d'imposta in Italia ha una sua effettiva applicazione, considerando che oltre il 35% del gettito � assicurato da meno del 5% dei contribuenti (ultimi due scaglioni di imposta: da 55.000 a 75.000 euro e oltre 75.000 euro), mentre il 44 % dei soggetti rientranti nel primo scaglione contribuisce invece al gettito per poco pi� del 4%.
Una netta prevalenza di redditi bassi (il valore mediano della distribuzione � appena di 16mila euro, quello medio di 21mila) e la scarsa presenza di redditi medio-alti e alti comporta un'ampia platea di coloro che dovrebbero beneficiare del processo redistributivo, ma pochi coloro che possono contribuire ad esso. Nei dati che emergono, in relazione alla progressivit� d'imposta, circa l'80% dai contribuenti con redditi inferiori a 29mila euro (primi due scaglioni d'imposta) usufruiscono di aliquote pi� basse e detrazioni pi� elevate attestandosi al 14,4% delle corrispondenti aliquote medie effettive. I contribuenti rientranti nel terzo scaglione di imposta (28-55mila euro, fascia anch'essa ampia) sembrano, invece, essere particolarmente svantaggiati dovendo subire il massimo balzo di aliquota legale (+11 punti) e la massima riduzione sul totale delle detrazioni (-28 punti). Un onere improprio viene, quindi, caricato su redditi medi e medio-bassi.
"Di fatto, l'intervento all'interno degli scaglioni legali di imposta non � parte di una strategia organica, ma risultato di una stratificazione di interventi spesso fra loro disomogenei, a cominciare dal fatto per essi sono state utilizzate scale di progressivit� diverse. Con alcuni paradossi evidenti quali la minore incidenza degli assegni familiari, o del bonus da 80 euro, per i contribuenti del decile pi� basso della distribuzione del reddito".
Per non violare il criterio di progressivit� si dovrebbero riconoscere deduzioni e detrazioni decrescenti al crescere del reddito, indipendentemente dal livello e dalla numerosit� delle aliquote formali d'imposta. Al contrario, il passaggio a un'aliquota unica (flat tax) se non ponderata, potrebbe comportare una riduzione del grado di progressivit� del sistema e provocare una perdita di gettito complessivo. Su questi aspetti occorrerebbe riflettere.
Vai alla guida Flat tax: cos'� e come funziona

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