Data: 30/09/2018 10:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

di Annamaria Villafrate - Si avvicina inesorabilmente la scadenza di domani 1� ottobre per l'invio dello spesometro, ossia dei dati relativi alle fatture emesse e ricevute nel secondo trimestre 2018 o nel primo semestre 2018. Insomma, nonostante da tempo si parli di abolire lo spesometro, introdotto per contrastare il fenomeno dell'evasione fiscale, le operazioni Iva del 2018 sono ancora soggette a questo controllo. La speranza � che, la fatturazione elettronica, obbligatoria dal 2019, faccia venire meno l'esigenza di questo adempimento.

1� ottobre: scadenza invio spesometro

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Il 1� ottobre i titolari di partita Iva soggetti all'obbligo dello spesometro devono trasmettere i dati relativi alle fatture emesse e ricevute nel secondo trimestre o nel primo semestre del 2018. L'invio trimestrale dei dati Iva, nel rispetto di quanto previsto dall'art. 21 dl n. 78/2010 infatti deve essere effettuato telematicamente all'Agenzia delle entrate, entro l'ultimo giorno del secondo mese successivo a ogni trimestre. Invio obbligatorio anche per i dati delle bollette doganali e delle note di variazione.

Scadenze spesometro

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Le scadenze da rispettare per l'invio dello spesometro hanno sub�to nel tempo delle modifiche. La legge di bilancio passata ha prorogato dal 16 al 30 settembre il termine per l'invio dei dati di fatturazione del secondo trimestre e del primo semestre. Visto per� che quest'anno il 30 settembre cade di domenica, il termine per l'invio � prorogato automaticamente a luned� 1� ottobre. Per quanto riguarda le altre scadenze, il decreto dignit� si � limitato a spostare dal 30 novembre 2018 al 28 febbraio 2019 il termine per comunicare i dati Iva relativi al terzo trimestre 2018.

Dati Iva da trasmettere

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Secondo quanto stabilito dall'Agenzia delle Entrate, i dati da trasmettere, nell'ottica di una maggiore semplificazione sono:

  • partita Iva cedente o prestatore, cessionario o committente o codice fiscale dei soggetti che non operano nell'esercizio di imprese, arti e professioni;
  • numero e data di emissione della fattura;
  • base imponibile;
  • aliquota Iva;
  • tipo di operazione Iva se l'imposta non � indicata in fattura.

Per quanto riguarda le fatture di importo inferiore a 300 euro, � possibile procedere alla registrazione cumulativa e trasmettere solo il documento di riepilogo.

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